Sant'Antimo Carabinieri

Sant’Antimo: Carabinieri ed ex presidente del consiglio comunale nei guai per favori ai clan

Il Procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo, ha spiegato alla stampa l’indagine che ha portato all’arresto di otto Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo.

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L’inchiesta condotta dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna e dalla DDA ha scoperto legami tra questi militari e il clan Puca. L’impianto accusatorio si basa su soldi e regali fatti ai carabinieri in cambio di notizie segrete su operazioni di alto impatto fatte a Sant’Antimo o mancate perquisizioni di autisti di boss, ma anche atteggiamenti morbidi nel dare (o non dare) esecuzione di misure e provvedimenti giudiziari come sequestri e altri interventi previsti dalla legge.

Per gli otto arrestati si esclude l’aggravante dell’associazione mafiosa. Si tratta di Raffaele MartucciAngelo PellicciaMichele MancusoVincenzo PalmesanoCorrado Puzzo; ai domiciliari anche l’ex presidente del consiglio comunale di Sant’Antimo Francesco Di Lorenzo e il boss locale Pasquale Puca già in carcere per altri reati con il regime del 41bis. Secondo gli investigatori, l’ex presidente del consiglio santantimese era il tramite tra il clan e i carabinieri.

Sono stati invece sospesi per omissioni o abuso in atti di ufficio Carmine Dovere (abuso d’ufficio), il capitano Daniele Perrotta (omissione in atti di ufficio) e Vincenzo Di Marino (rivelazione di segreto d’ufficio).