Papa Francesco

Papa Francesco: “Non rinuncio a venire ad Acerra, La mia visita è solo rimandata”

24 maggio, Papa Francesco conclude il Regina Coeli con un particolare saluto al Comune di Acerra (NA) dicendo: “la mia visita è solo rimandata. Ci andrò di sicuro”.

La giornata di ieri per il Comune di Acerra sarebbe stata di grande importanza grazie alla visita di Papa Francesco, programmata dal mese di febbraio. Purtroppo però la situazione di emergenza che stiamo vivendo in questi mesi ha impedito il regolare svolgimento della visita. Al termine del Regina Coeli di ieri mattina, il Santo Padre ha però mandato un saluto speciale agli acerrani.

Dopo aver incoraggiato a guardare insieme il futuro, prendendoci cura gli uni degli altri, Papa Francesco ha ricordato il ricorrere dell’anniversario della pubblicazione della “Laudato si’“, sulla cura della casa comune e dei territori in cui viviamo. Proprio a proposito di questa ricorrenza, Papa Francesco ha ricordato la sua mancata visita ad Acerra:

«Oggi avrei dovuto recarmi ad Acerra. Voglio sostenere la fede della popolazione e l’impegno di quanti si adoperano per contrastare il dramma dell’inquinamento nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. La mia visita è solo rimandata, tuttavia invio al vescovo, ai sacerdoti, alle famiglie e alla comunità diocesana il mio saluto, la mia benedizione e il mio incoraggiamento in attesa di incontrarci il prima possibile. Ci andrò sicuro».

Le parole del vescovo di Acerra sulla visita di Papa Francesco

La visita di Papa Francesco ad Acerra era vista dal vescovo Antonio Di Donna come segno di grande speranza. Monsignor Di Donna infatti a febbraio dichiarò:

«La presenza di Papa Francesco nelle nostre terre e in particolare nella nostra diocesi di Acerra è una grazia speciale perché il Papa viene ad ascoltare (…) le sofferenze della nostra gente, per ricordare le altre Terre dei fuochi d’Italia. La visita è perciò per noi un evento storico che ci riempie di gioia.  Sarà un’ iniezione di fiducia e di speranza per le famiglie, in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dalla malattia (…) Darà nuova linfa alla nostra diocesi. (…) La visita del Papa è anche un forte appello alle Istituzioni, perché finalmente venga fatta verità nei nostri territori, e soprattutto venga garantito uno sviluppo vero alle nostre terre, che ponga al centro l’uomo, il suo sviluppo integrale, compatibile con la fondamentale e originaria vocazione agricola, archeologica e turistica».

Il segnale di speranza che il Santo Padre può portare nella cosiddetta “Terra dei fuochi” è però solo rimandato. Il vescovo Di Donna ha infatti ringraziato Papa Francesco per le sue parole:

«Le parole del Papa sono di ulteriore incoraggiamento a non abbassare la guardia di fronte al dramma ambientale che rischia di passare in secondo piano in questo tempo di emergenza sanitaria da pandemia. Lo aspettiamo ancora e speriamo di vederlo presto».