Ci pensa Antonio Martusciello a rafforzare la candidatura di Stefano Caldoro alla prossima sfida per la poltrone di Governatore della Campania. Antonio Martusciello, smentisce una sua velleità ad occupare quella poltrona e con una intervista rilasciata a Salerno Sera sottolinea che De Luca vuole andare a settembre al voto solo per capitalizzare un dato di popolarità derivante da questa emergenza. “E’ solo sovraesposizione mediatica certo non consenso”.
Antonio Martusciello è il nome spuntato dal cilindro di Forza Italia come possibile antagonista di De Luca alle prossime elezioni regionali. Napoletano, ex commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), Martusciello è uomo di fiducia di Berlusconi fin dalla fondazione di Forza Italia, quando era tra i dirigenti di Publitalia 80.
Per Martusciello non ci sono dubbi in vista delle regionali in Campania: «Noi il candidato ce l’abbiamo».
Chi è il candidato ideale di Forza Italia?
Si chiama Stefano Caldoro: è stato scelto dalla coalizione un po’ di tempo fa ed è il candidato che deve reggere l’urto della competizione elettorale contro De Luca, che è presidente in carica della Regione e che ha dimostrato di essere un fenomeno mediatico e niente di più.
C’è chi ipotizza una sua candidatura a presidente della Regione Campania. La tesi è supportata dalle sue dimissioni dal ruolo di commissario dell’Agcom a fine febbraio.
Mi sono dimesso perché a quel tempo l’Agcom era in ordinaria amministrazione senza svolgere attività di particolare rilievo. Non ritenevo eticamente corretto dover percepire uno stipendio per un’attività che era solo di ordinaria amministrazione. Poi fortunatamente il governo, qualche tempo dopo, si è reso conto che l’ordinaria amministrazione per un’autorità indipendente non è un elemento che può garantire la funzionalità; ha esteso i suoi poteri e questo aspetto si è risolto. Le mie dimissioni sono frutto solo di una convinzione personale: nessun collegamento con gli aspetti della politica regionale campana né altro.
Quindi la candidatura di Caldoro non si mette in discussione?
Io non la metto in discussione.
Crede che il centrodestra si ritroverà unito sul nome di Caldoro?
Me lo auguro visto che è stato indicato a suo tempo. Mi auguro che la coalizione possa trovare energia, forza, determinazione per una battaglia elettorale molto impegnativa ma non certo impossibile. De Luca ha goduto solo di supporto mediatico. Credo che anche per questo i cittadini dovrebbero non votare De Luca. Se parliamo della sanità della gestione De Luca apriamo un capitolo vergognoso e dolorosissimo per la sanità campana.
Ne parliamo?
Si è intestato la battaglia contro la pandemia. Sembrava uno stratega della politica emergenziale che combatte il coronavirus e che ha ottenuto risultati miracolosi rispetto a Lombardia ed Emilia Romagna. Se guardiamo i dati, tutto il Sud è stato risparmiato dal Coronavirus. In Campania c’è stato un enorme spreco di risorse e un battage pubblicitario inutile, costoso e scarsamente produttivo ai fini del contrasto dell’emergenza.
Per esempio?
L’allestimento del presidio di terapia intensiva Covid all’Ospedale del Mare, le cattedrali nel deserto, i danni all’attività ordinaria. È venuto meno l’efficace sistema di triage: alcuni di questi sono stati ricoverati in reparti ordinari e si sono contagiati medici e infermieri. Tutte queste cose pesano sulla sua incapacità di gestire, ad esempio, la sanità. La sanità territoriale in Campania è completamente assente. Senza contare l’incapacità di spendere fondi europei…
Cosa pensa delle elezioni a settembre?
È ridicolo. De Luca e Boccia, cosiddetto ministro delle regioni, sono i primi a dire che bisogna votare a settembre. Peccato siano gli stessi che dicono che non bisogna aprire le regioni. Si mettano d’accordo con se stessi. Vogliono andare a votare perché a loro fa comodo capitalizzare un dato di popolarità, non di consenso, che arriva da queste settimane di sovraesposizione mediatica. Solo di questo si tratta.