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Sant’Antimo: Voto di scambio, coinvolti sette ex consiglieri

Emergono i dettagli dell’inchiesta che ha scoperto il sistema politico – camorristico che imperava nella città di Sant’Antimo.

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Cinquanta euro per un voto al primo turno e venticinque euro per un voto al ballottaggio, era questo il listino prezzi durante le amministrative santantimesi. Secondo gli investigatori, la strategia dei Cesaro era quella di controllare attraverso il consiglio comunale l’operato dell’ufficio tecnico.

Sono stati arrestati l’allora dirigente dell’ufficio tecnico, Claudio Valentino e gli ex consiglieri comunali Nello Cappuccio e Francesco Pio Di Lorenzo. Ai domiciliari invece Corrado Chiariello, ex candidato sindaco, e Ferdinando Pedata. Indagati invece l’ex presidente del consiglio Salvatore Castiglione, e le ex consigliere Rossella Cataneo e Annarita Borzacchiello. Tra gli indagati risulta anche l’ex sindaco Luigi Vergara. I reati contestati si sarebbero consumati durante la campagna elettorale delle amministrative del 2017.

Un sistema collaudato, che contava sulla presenza di tantissimi collaboratori e uomini di fiducia sparsi ai quattro angoli della città. Un modus operandi che sarebbe stato replicato, secondo l’accusa della Procura, anche nel 2017 per sostenere la coalizione di centrodestra guidata da Corrado Chiariello.

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