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Coronavirus: in Spagna chiuse le discoteche e stop al fumo all’aperto

Il governo spagnolo ha deciso la chiusura delle discoteche ed altre misure restrittive, anche per gli orari dei bar, per far fronte alla seconda ondata dell’epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato il ministro della sanità Salvador Illa, come riferisce El Pais. Nel Paese, ieri erano stati registrati quasi 3.000 nuovi casi in 24 ore, tanto che il ministro aveva convocato una riunione d’urgenza con le autonomie.

Il governo spagnolo ha disposto il divieto di fumo per strada se non può essere rispettata la distanza di 2 metri. La misura, già introdotta in Galizia e nelle Baleari, ora è estesa a tutto il paese.

Il ministro della salute Salvador Illa ha annunciato 11 misure come la chiusura dei locali notturni e un maggiore controllo sull’utilizzo delle bottiglie nei locali. Illa ha poi raccomandato: limitare gli incontri ai gruppi più vicini, non superare un massimo di 10 persone e fare test frequenti in centri sociali e sanitari.

I dipartimenti di Parigi e Marsiglia sono stati classificati zone ad alto rischio contagio da coronavirus dalle autorità francesi. Lo riferisce Le Figaro citando il decreto del governo pubblicato sulla gazzetta ufficiale di oggi. In base a questa classificazione, i prefetti locali potranno adottare misure più restrittive per contenere la diffusione del virus.

Nelle due città è già in vigore l’obbligo di mascherina anche all’aperto in aree particolarmente affollate. Ieri la Francia ha sfiorato il picco di 2700 contagi giornalieri: la Gran Bretagna ha deciso di imporre una quarantena di 14 giorni per chi arriva da oltre Manica (e da altre località europee), a partire da domattina alle 4.

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