Nella tarda serata di mercoledì, Domenico Iossa 18 anni, si è costituito ai Carabinieri confessando di aver ucciso Simone Frascogna.

Il ragazzo dopo diverse ore di fuga si è consegnato ai Militari che poche ore prima avevano fermato due suoi amici che erano con lui martedì notte su corso Umberto I a Casalnuovo. La ricostruzione dei fatti fornita, parte da una mancata precedenza data da Simone, da qui il primo diverbio tra gli occupanti dei due veicoli. Ma quelli nella Smart non possono accettare un “tale affronto” è iniziano l’inseguimento. I familiari di Iossa hanno precedenti per spaccio di stupefacenti tra Acerra e Casalnuovo e una volta fermate le auto, il 18enne sfodera immediatamente la frese “Non hai capito a chi appartengo“.

Simone però è esperto di arti marziali e non ha paura di questi tre omuncoli che infatti le stavano anche prendendo di santa ragione, fino a quando, vigliaccamente, spunta fuori un coltello e Domenico Iossa lo colpisce più e più volte con violenza per scaricare la rabbia contro un ragazzo che uno contro tre stava avendo decisamente la meglio. Davanti ai Carabinieri il 18enne è scoppiato in lacrime, dissociandosi dalla natura della sua famiglia, facendo leva sul suo vissuto, che da quando aveva 13 anni è sempre stato in officina ed aveva sempre rifiutato il malaffare. Ma evidentemente, martedì notte, la sua indole è esplosa e Simone a soli 19 anni è morto sul corso principale di Casalnuovo.

Il Sindaco Massimo Pelliccia ha annunciato che il giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino.