Pronto il nuovo DPCM: coprifuoco dalle 22 anche a Natale e Capodanno

Entrerà in vigore il 4 dicembre il Dpcm che riscrive le regole per contenere i contagi da Covid-19. Molti divieti in vigore saranno confermati, così come la divisione dell’Italia in fasce: gialla, arancione e rossa. La speranza è che per le festività natalizie tutte le Regioni siano in fascia gialla, con un’indice di contagio basso e la tenuta delle strutture sanitarie. Anche in questa situazione non saranno comunque allentate le regole.

Il premier Giuseppe Conte ha parlato di «giallo rafforzato» riferendosi soprattutto al divieto di spostamento tra le Regioni, all’obbligo di quarantena per chi torna dall’estero dopo il 20 dicembre e alla scelta di mantenere il coprifuoco alle 22 anche nei giorni di Natale e Capodanno, così come gli impianti da sci chiusi.

 

Sarà vietato lo spostamento tra le Regioni, anche quelle che si trovano in fascia gialla, dal 20 dicembre e per tutta la durata delle festività, fino a dopo l’Epifania.

Misura che riguarderà anche i comuni ma solo il 25, 26 dicembre e 1 gennaio, come ha detto il ministro Speranza in Senato illustrando le nuove misure per l’emergenza Covid. La scelta del governo è stata fatta «per limitare al massimo i trasferimenti che, come accaduto la scorsa estate, hanno veicolato il virus in tutto il Paese». Sarà sempre previsto il ritorno presso la propria residenza o domicilio e si sta ancora discutendo se concedere deroghe per evitare che gli anziani debbano trascorrere le festività da soli, dunque consentendo a un parente stretto di muoversi.

 

Ecco dunque alcune novità emerse nelle ultime ore di contrattazione del lungo vertice di Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i capidelegazione di maggioranza.

• Vietato spostarsi dal proprio Comune di residenza il 25 e il 26 dicembre;

• Vietati gli spostamenti tra le regioni, anche quelle in fascia gialla, dal 20 dicembre al 6 gennaio;

• Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 6 anche nelle sere di Natale e Capodanno;

• Nessuna deroga per seconde case e ricongiungimenti familiari: impossibile raggiungere le seconde case, vietato viaggiare per ricongiungersi con i familiari nei luoghi in cui non si è residenti;

• Gli impianti sciistici resteranno chiusi. Sugli alberghi di montagna, invece, è ancora aperta la discussione nel governo;

• Messe consentite e inizieranno entro le 20;

• I ristoranti resteranno chiusi dalle 18, con asporto e delivery consentiti nelle ore successive. Ma a Natale e Santo Stefano, su insistenza di Renzi, resteranno aperti a pranzo, con il limite dei quattro commensali.

La norma sugli spostamenti interregionali – e le altre regole che riguardano le feste – sarà probabilmente ospitata in un decreto legge, che entrerà in vigore il 21 dicembre e varrà fino al 7 gennaio. Una cautela dell’esecutivo, per rafforzare il quadro normativo di limiti che intaccano la libertà di movimento. Il resto delle decisioni, a partire dal coprifuoco, entreranno invece nel nuovo Dpcm del 4 dicembre, fino al 15 gennaio. Il governo preferisce infatti valutare l’effetto del Natale prima di procedere a nuovi allentamenti.

Per le scuole è ancora tutto da decidere: il premier insiste per riaprire il 14 dicembre le superiori, “sarebbe un bel segnale”. Ma il nodo sarà sciolto oggi. Probabile che le lezioni in presenza riprendano l’11 gennaio.