Un altro detenuto deceduto nel carcere di Poggioreale.
Amodio Di Donato, 53 anni, napoletano, finito nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Cardarelli per arresto cardiocircolatorio, aspettava di uscire il 2024.
A darne notizia il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello.
“Oltre al cancro del sovraffollamento – spiega – nelle carceri, suicidi, atti di lesionismo, morti per malattie, sono segnali e sintomi che dovrebbero mettere in allarme sia chi si occupa di carcere, sia la magistratura, sia la politica che l’opinione pubblica e il sistema dei mass-media”.
“Le condizioni strutturali di non pochi Istituti penitenziari, in primis Poggioreale – sottolinea – non consentono una efficace attività di prevenzione. I detenuti con malattie croniche, quali i cardiopatici, diabetici, i malati oncologici, quelli che patiscono malattie respiratorie, coloro ai quali è stato diagnosticato l’Hiv o l’epatite C, necessitano con urgenza di misure alternative al carcere. La Cassazione è stata chiara: ogni detenuto ha diritto a morire con dignità, in particolare se anziano o malato. Perchè molti magistrati non considerano il complessivo stato morboso del detenuto e le sue precarie condizioni di salute e di afflizione in pochi metri quadrati?”.