La vicenda che vide come protagonista un bambino con una disabilità, che richiese un sostegno per tutto l’orario scolastico, negatogli dall’Istituto Comprensivo “Rocco Cinquegrana” di Sant’Arpino, si è conclusa con la condanna dell’amministrazione scolastica.

L’istituto, infatti, aveva garantito al bimbo solamente 18 ore a settimana di sostegno. Il genitore, per questo motivo, presentò ricorso al Tar della Campania, il quale ha accolto il il ricorso e, per l’effetto, “dichiara l’illegittimità dei provvedimenti della scuola (le 18 ore, anziché 30), nella parte in cui hanno assegnato un insegnante di sostegno per un numero di ore settimanali inferiore all’orario scolastico complessivo”.

L’istituto dovrà, inoltre, adottare il Piano Educativo Individuale “in relazione al minore” e alla “conseguente attribuzione del minore di un insegnante per il numero di ore di sostegno scolastico quantificate nel redigendo Piano”.

La scuola si dovrà far carico delle spese di giudizio, in favore di parte ricorrente, liquidate in 1500 euro.
Inoltre, se la scuola non provvederà in tal senso, “scatterà la nomina del Commissario ad acta, il Dirigente Generale per le Risorse Umane e Finanziarie del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con facoltà di delega ad altro dirigente dell’Ufficio che provvederà ai sensi e nei termini al compimento degli atti necessari all’esecuzione della presente sentenza”.