Best&Worst, le notizie di oggi // Mentre il Coronavirus costringe la megalopoli a ridimensionarsi e a valorizzare gli spazi aperti, su Twitter nasce il nuovo movimento di denuncia #MeTooIncest in seguito alla pubblicazione in Francia de “La Familia Grande” di Camille Kouchner, una biografia che parla di incesto e abusi.

New York – Il Coronavirus costringe la megalopoli a ridimensionarsi e a valorizzare gli spazi aperti

Dalla narrativa dell’ultimo secolo e dalla cultura pop e cinematografica siamo stati abituati a percepire New York e le altre megalopoli  come dei luoghi che non dormono e che non si fermano mai – tuttavia, da quando l’umanità è stata colpita dalla pandemia, anche queste grandi città stanno cambiando.

Le strade quasi deserte riprese e fotografate durante i vari lockdown e i momenti più drammatici dell’emergenza sono state uno shock per tutti. Le megalopoli così come le conoscevamo non possono esistere – almeno, non in questo momento storico.

Tuttavia le giungle di cemento, proprio come fossero un animale in un ambiente ostile, si stanno evolvendo, adattandosi alle nuove condizioni e regole a cui sono sottoposte.

Le megalopoli cambiano misura

Così si sviluppano, sui marciapiedi e nelle piazze, degli spazi all’aperto dove poter vivere una nuova quotidianità: piccoli igloo di vetro riscaldati dove poter gustare in due un buon caffè o mangiare un panino, delle piste di pattinaggio, parcheggi che si trasformano in improvvisati drive-in.

La pandemia ha costretto le megalopoli a ridimensionarsi e a tornare, almeno in parte, a misura d’uomo.

Sebbene l’attribuzione a Charles Darwin sia incerta, è comunque una verità quella esposta dal famoso aforisma:

Non è la specie più forte a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.

L’epidemia, forse anche più della globalizzazione e delle nuove tecnologie, ha costretto tutti a fronteggiare il cambiamento, ha costretto ciascuno di noi ad adattarci a una “nuova normalità” – e chissà che, tra questi adattamenti dettati dalla necessità e dal tentativo di sopravvivere a questa pestilenza, non emergano anche nuove abitudini e scoperte positive.

A chi, d’altro canto, anche ad emergenza finita, non piacerebbe pranzare nel proprio igloo personale, godendosi la vista della Grande Mela?

Francia – Su Twitter nasce il nuovo movimento di denuncia #MeTooIncest in seguito alla pubblicazione de “La Familia Grande” di Camille Kouchner, una biografia che parla di incesto e abusi

La Francia è in questi giorni travolta da un’ondata di scandali legati al tema degli abusi e degli incesti.

“La Familia Grande”: l’inizio dello scandalo

Tutto è cominciato con la pubblicazione del romanzo-denuncia autobiografico di Camille Kouchner, docente di diritto, intitolato “La Familia Grande”.

Nel libro l’autrice racconta senza tabù la verità riguardante la concezione della sessualità in certi ambienti e, soprattutto, nella seconda parte, parla degli abusi  che avrebbe subito il fratello gemello da parte del patrigno dall’età di 14 anni.

Degli abusi l’autrice sapeva tutto da molti anni, ma aveva sempre taciuto a riguardo per volontà del fratello, chiamato Victor nel libro. Stando a ciò che è raccontato nel romanzo, Victor, svelando ciò che accadeva alla sorella per la prima volta, le aveva detto:

Mantieni questo segreto. Io l’ho promesso a lui, e tu lo prometterai a me. Se parlerai, io ne morirò.

Così l’autrice avrebbe mantenuto quella tremenda promessa per anni, fin quando, consumata dal peso di quell’omissione, ha raccontato tutto nel suo romanzo.

Le conseguenze per Oliver Dunhamel

Le conseguenze per il patrigno, Oliver Dunhamel, un politologo e professore universitario abbastanza noto, sono state molteplici.

Il procuratore di Parigi, Remy Heitz, dopo sole 24 ore dalla pubblicazione del libro ha aperto un’indagine per “stupro e aggressione sessuale” a carico del professore, che ha rassegnato le proprie dimissioni per “salvaguardare le istituzioni” con cui ha lavorato.

La dottoressa Camille Kouchner – figlia dell’ex-ministro degli esteri francesi e della docente universitaria Evelyne Pisier – ha ricevuto nel corso degli anni e anche in seguito alla pubblicazione del romanzo l’appoggio del padre e del fratello. Sebbene sapesse tutto degli abusi che il patrigno avrebbe perpetrato ai danni deel proprio figlio, la madre, invece, avrebbe negato qualsiasi loro tipo di sostegno fino alla morte, avvenuta nel 2017.

Oliver Dunhamel al momento non avrebbe rilasciato dichiarazioni a riguardo delle gravi accuse che gli sono state mosse, limitandosi a commentare:

Non reagirò, non ho niente da dire. Qualsiasi cosa io dica potrebbe essere, non so, distorta.

#MeTooIncest: un nuovo movimento di denuncia su Twitter

A seguito dello scandalo nato dalla pubblicazione del libro della dottoressa Kouchner è nato su Twitter un nuovo movimento di denuncia: #MeTooIncest.

Da quando “La Familia Grande” è stato stampato, appena dodici giorni fa, sono oltre 20.000 i tweet che raccontano di abusi subiti da parte di congiunti e familiari da migliaia di persone in Francia. 

Stando a uno studio condotto da novembre da Facing Incest, un’associazione che lotta affinché il problema dell’incesto venga maggiormente riconosciuto dalla legge francese, in Francia una persona su dieci afferma di essere stata vittima di abusi da parte di un parente. 

La legge francese

In Francia attualmente la legge proibisce rapporti sessuali tra un adulto e una persona d’età inferiore ai quindici anni, tuttavia l’incesto non è automaticamente riconosciuto come stupro. Perché venga considerato tale è necessario dimostrare che la vittima abbia subito violenza, coercizione o minacce.

Alexandra Louis, avvocata e politica francese, ha dichiarato che proprio per questo sta lavorando a un disegno di legge che aumenti le pene e criminalizzi chi ha rapporti sessuali con persone minori di quindici anni, in quanto in Francia in questo momento

L’incesto spesso non ha conseguenze penali reali.

Si tratta insomma di un problema grave e diffuso, che il libro-denuncia della dottoressa Kouchner ha portato alla luce.

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