Caso Dorice, Colpo di Scena: Il Padre si dichiara incapace di Intendere perchè drogato

Caso Dorice – L’omicidio non sarebbe volontario ma un omicidio con colpa cosciente o un omicidio preterintenzionale. Questa la difesa dell’avvocato Pietro Rossi, che difende Tony Essobti Badre, patrigno del bimbo Giuseppe Dorice, ucciso a calci, pugni e con un bastone a Cardito.

Per l’avvocato Rossi il 26enne va considerato parzialmente incapace di intendere e di volere perché i suoi comportamenti sarebbero stati compromessi dall’utilizzo cronico di stupefacenti, che assumeva quotidianamente e in grandi quantità.

Badre non sarebbe quindi stato in condizioni di rendersi conto che le lesioni avrebbero potuto uccidere il bambino e quindi l’accusa di omicidio volontario, per cui è stato condannato all’ergastolo, sarebbe sproporzionata.

In sua difesa, Badre aveva ammesso di fumare anche una ventina di spinelli al giorno (e di fare uso di cocaina in occasione di festività) e aveva raccontato di avere assunto droga anche quella mattina del 27 gennaio 2019.