Neonato ustionato napoli

Neonato ustionato a Portici, la gip: “Lesioni causate da candeggina o ferri roventi”

Le ustioni del neonato di Portici, ricoverato al Santobono, potrebbero esser state causate da candeggina e da “ferri roventi”. Nell’ordinanza, la gip definisce le foto “scioccanti”.

Le ustioni del neonato di Portici che è ancora ricoverato al Santobono potrebbero esser state causate da candeggina e da “ferri roventi”. Rosaria Maria Aufieri, gip che venerdì ha firmato la convalida del fermo per Concetto Bocchetti e Alessandra Terracciano, i genitori del piccolo, nell’ordinanza definisce “scioccanti” le foto.

Sulle ferite non è stata ancora fatta chiarezza, ma non sarebbero riconducibili al parto: quando la prima ambulanza era intervenuta nell’appartamento della coppia, in via Diaz, a Portici (Napoli), il bimbo stava bene, tanto che l’equipe non aveva ritenuto necessario ricoverarlo. Qualcosa, però, è successo nei quattro giorni successivi, quando una seconda ambulanza ha trovato il piccolo coperto di sangue.

Lesioni da candeggina, “ferri roventi” o acqua bollente, quindi, la stessa di cui aveva parlato Bocchetti, che era più volte caduto in contraddizione durante l’interrogatorio. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è quella secondo cui non si tratterebbe di ferite provocate volontariamente, ma dall’incapacità di gestire il piccolo e l’uso di detergenti inadeguati che potrebbero avergli provocato le profonde ustioni chimiche che hanno reso necessari ben due interventi chirurgici.

Le lesioni, come spiegato anche dai medici, non sarebbero riconducibili a un unico episodio, ma la conseguenza di comportamenti reiterati nel tempo. La donna è attualmente ricoverata nel reparto psichiatrico dell’Ospedale del Mare. Domani, 24 marzo, sarà interrogata; successivamente, quando le sue condizioni lo permetteranno, sarà trasferita nel carcere femminile di Pozzuoli. Il papà del neonato è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale.

Dalle indagini è emerso il passato di Bocchetti, che già era stato denunciato per violenza domestica: sia dalla precedente compagna sia dalla stessa Terracciano. La donna, al momento del ricovero, aveva delle ecchimosi sulle braccia e non si esclude che possa essere stata picchiata dall’uomo. Pochi mesi fa erano stati tolti alla coppia, i due figli (4 anni e 1 anno e mezzo) che hanno avuto insieme; entrambi avevano altri figli da precedenti relazioni che sono affidati all’altro genitore.

Bocchetti, rileva il gip:

“Benché consapevole dei disturbi psichici della compagna, non esitava a lasciare il neonato per lungo tempo solo con quella donna, rassicurato al fatto che lei lo allattasse”.

Dall’ordinanza emerge l’episodio che ha portato alla sospensione della potestà genitoriale per la coppia, avvenuto nel gennaio 2020 in Calabria. La donna era stata sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio, perché l’avevano fermata mentre vagava di notte in uno stato delirante insieme ai due figli, aveva allucinazioni e diceva ai passanti che provavano ad aiutarla che non poteva tornare a casa perché lì c’era il diavolo.