Mozzarella “oro bianco” della camorra

Caivano – Botteghe alimentari vittime del business dell’agromafia, alle quali vengono imposte forniture di latticini da caseifici controllati dalla camorra. Prodotti a prezzi maggiorati e non sempre di buona qualità, fattore che oltre ad andare a discapito dei commercianti, rischia seriamente di compromettere l’immagine di un prodotto come la mozzarella di bufala campana Dop, che sviluppa un fatturato annuo di 435 milioni di euro.

Imposizione di acquisti ed estorsione con richieste di pizzo tre volte l’anno, sono i fardelli con i quali le attività commerciali si ritrovano a fare i conti; metodi comunemente utilizzati dalle organizzazioni del sistema criminale nei comuni a Nord di Napoli. Una camorra che si infiltra in modo capillare nelle attività commerciali, ne controlla la distribuzione e spesso anche la produzione della mozzarella stessa. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione impongono la vendita di determinate marche e determinati prodotti agli esercizi commerciali, che talvolta per crisi economica, arrivano addirittura a rilevare. Un autentico “oro bianco” dei clan, il business della mozzarella di bufala; un business che facente parte del settore alimentare, frutta alla camorra grossi guadagni anche in tempi di crisi e di pandemia.