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Tensione all’aeroporto di Capodichino. Reazioni violente durante i controlli

Napoli – Tensione all’aeroporto di Capodichino. Una domenica più che movimentata per i soldati in forza allo scalo. Un uomo è fuggito tra la folla, a bordo di un’auto a tutta velocità. Il tutto durante un controllo di una pattuglia di soldati di stanza al terminal.

L’uomo era arrivato all’aeroporto per accompagnare una donna e aveva messo la propria auto di traverso proprio davanti all’ingresso. I soldati, che erano a due passi, gli hanno subito detto che lì non poteva parcheggiare. Sono così sopraggiunte le reazioni dell’uomo, che ha cominciato ad inveire con toni accesi contro i militari: “Ma chi sei? Tu non sei nessuno”. La situazione diventa tesa e si alimenta sempre di più, tanto che la pattuglia allerta la Centrale Operativa chiedendo rinforzi. I soldati provano poi a bloccarlo, ma l’uomo, con un guizzo risale in macchina e scappa. I soldati tentano di bloccare la fuga, con un militare che quasi rimane investito dall’auto del fuggitivo. D’urgenza giungono sul posto due volanti della Polizia, ma l’uomo riesce ad allontanarsi.

Ora è caccia all’uomo, un italiano sui 40 anni. Le indagini sono partite con le immagini delle telecamere di sicurezza esterne dell’aeroporto. Gli investigatori hanno ascoltato i testimoni, per raccogliere le prime informazioni. Sono in corso verifiche sul numero di targa della vettura. L’obiettivo delle Forze dell’Ordine è quello di individuare il veicolo nel più breve tempo possibile.

Un episodio che si ricollega ai sempre più frequenti casi di reazioni violente durante i controlli. Sempre più spesso si stanno registrando episodi di aggressioni alle Forze dell’Ordine durante le verifiche. Una vicenda che è approdata anche sul tavolo costituzionale e come ha confermato l’assessore al Personale ed alla Municipale Alessandra Clemente: “La frequenza degli episodi di aggressione alla Polizia, in particolare nell’area vasta di Piazza Garibaldi destano preoccupazione. Ovviamente non indietreggeremo di un centimetro e intensificheremo la nostra presenza nel quartiere”.

L’emergenza Covid che ha portato le Forze dell’Ordine a dover far rispettare regole e misure sempre più restrittive, ha di conseguenza portato anche ulteriore rabbia e nervosismo nei cittadini, esasperati da continue forme di oppressione, che ormai si protraggono da oltre un anno. Ciò non significhi certo che siano giustificate le aggressioni e le violenze, ma lascia una seria riflessione su una frase che appena un anno fa recitava: “ANDRA’ TUTTO BENE”.