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Giugliano: Rapina all’alimentari, proprietario aggredito con una spranga di ferro

Giugliano – Un tentativo di rapina, il titolare reagisce e viene aggredito. I due rapinatori scappano, ma vengono poi bloccati pochi minuti dopo dai militari dell’Arma. Arrestati per rapina aggravata in concorso due giovani di origine africana, rispettivamente di 25 e 23 anni.

E’ accaduto nella serata di sabato a Giugliano, dove i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Tenenza locale, hanno arrestato i due uomini dopo un tentativo di rapina in un’attività commerciale di rivendita di alimentari in Via Casacelle, “Add’e guagliun”. Secondo la ricostruzione, i due malviventi hanno intimato al proprietario di consegnare loro l’incasso. Al rifiuto del titolare, i due lo hanno colpito al volto con una spranga di ferro. Sono poi usciti dal locale e andati via lanciando alcune bottiglie di vetro all’indirizzo del negozio. E’ scattata dunque la segnalazione al 112. I Carabinieri hanno rintracciato i due uomini in pochissimi minuti, a poche decine di metri dall’attività commerciale. I due sono stati bloccati e portati presso il carcere di Poggioreale.

Non è la prima volta che nella zona in cui è avvenuta la rapina si registrano raid del genere. Sotto la lente degli inquirenti ci sono anche Corso Campano e Via Colonne, dove cittadini e attività commerciali vengono presi di mira dai rapinatori. Si tratta, il più delle volte, di gruppi di ragazzi giovanissimi, di età compresa tra i 17 e 20 anni. In alcuni casi, si verificano anche delle vere e proprie spedizioni punitive, a volte anche con armi. Molte segnalazioni sono giunte anche dalla zona della Circumvallazione Esterna, dove si sono registrati diversi raid ai danni degli automobilisti. Un fenomeno in forte aumento ed espansione su tutto il territorio giuglianese. La sensazione degli investigatori è che dietro questa crescita esponenziale di tipologie di reato, possa esserci la mano della criminalità organizzata. Con la camorra che avrebbe puntato anche alle rapine, che non proprio fanno parte delle voci di bilancio delle organizzazioni criminali. Una situazione che sarebbe dovuta allo status di flessione economica delle cosche, conseguente agli scarsi introiti, che causa emergenza Covid, sono derivanti dalle prioritarie attività criminali dei clan.