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Via libera del Senato all’uso delle intercettazione telefoniche di Luigi Cesaro

L’aula del Senato ha autorizzato con 166 voti a favore, 41 contrari e 4 astenuti, l’utilizzo parziale delle intercettazioni telefoniche a carico del senatore di Forza Italia ex ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, in merito all’inchiesta su episodi di corruzione elettorale in Campania, avvenuti tra marzo e giugno 2015, periodo in cui Cesaro rivestiva la carica di deputato. Secondo l’accusa, in particolare avrebbe favorito l’elezione del figlio Armando Cesaro al Consiglio regionale della Campania. La richiesta era stata avanzata dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Napoli. L’aula ha accolto la richiesta formulata nella relazione della Giunta per le elezioni e le autorizzazioni di Palazzo Madama, che aveva già espresso parere favorevole.

«La pronuncia del Senato rispetto a queste intercettazioni non ha più alcuna rilevanza», commenta in una nota l’avvocato Alfonso Furgiuele, difensore di Cesaro: «Il Senato si è pronunciato sulla richiesta di autorizzazione all’utilizzazione delle intercettazioni disposte nel procedimento penale per voto di scambio nelle elezioni regionali del 2015, attualmente pendente dinanzi al Tribunale di Napoli Nord e in fase di giudizio davanti al giudice monocratico Nigro. L’udienza di questo procedimento è fissata per il 25 giugno, giorno in un cui è prevista la pronuncia della sentenza. In realtà il tribunale di Napoli Nord aveva già accolto l’eccezione di inutilizzabilità di tutte le conversazioni nei confronti di tutti gli imputati, in attuazione della nota sentenza “Cavallo” (art. 270 cpv). Quindi la pronuncia del Senato a rispetto a queste intercettazioni non ha più alcuna rilevanza». «Viceversa – conclude l’avvocato – per il processo che si sta celebrando davanti alla al gup di Napoli dottoressa Cerabona, è stata chiesta l’autorizzazione al Senato all’utilizzazione delle intercettazioni del senatore Cesaro. Rispetto a questa richiesta, il Senato non si è ancora pronunciato. La Giunta per le Autorizzazioni a procedere ha proposto all’Aula di autorizzare l’utilizzazione di 6 conversazioni rispetto alle 21 per le quali era stata avanzata richiesta da parte del gip in occasione della richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica di Napoli».

FONTE – CORRIERE DELLA SERA