52 misure cautelari ad agenti della polizia penitenziaria: contestati i reati di torture e maltrattamenti

Stamattina sono state notificate 52 misure cautelari, emesse dal gip di Santa Maria Capua Vetere, al provveditore delle carceri della Campania Antonio Fullone. Tali misure sono rivolte ad agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere, coinvolti negli scontri che avvennero il 6 aprile 2020 contro i detenuti. In quella data, infatti, scoppiò una dura protesta dei carcerati , innescata dalla presenza di un detenuto risultato positivo al Covid-19 tra le mura dell’istituto casertano. Agli agenti intervenuti a sedare la protesta, sono stati contestati i reati di torture pluriaggravate ai danni di numerosi detenuti (per 41 agenti), maltrattamenti pluriaggravati, lesioni personali pluriaggravate, falso in atto pubblico (anche per induzione) aggravato, calunnia, favoreggiamento personale, frode processuale e depistaggio.
Il Giudice ha emesso 52 misure cautelari sulla base della sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, a fronte delle 99 misure cautelari richieste dall’ufficio inquirente guidato da Maria Antonietta Troncone. Nell’inchiesta, complessivamente, sono oltre 110 le persone indagate.
Intanto la Ministra Marta Cartabia e i vertici del Dap rinnovano la fiducia nel corpo della Polizia Penitenziaria, pur continuando a seguire con molta attenzione lo sviluppo delle indagini.