Massimo Adriatici Omicidio

Assessore leghista spara e uccide un cittadino marocchino, indagini e polemiche

Massimo Adriatici, avvocato e assessore alla Sicurezza del comune di Voghera, ha sparato, la scorsa notte, un colpo di pistola contro un uomo di 40 anni, Youns El Bossettaoui. L’uomo, di origini marocchine, è morto. La sparatoria è avvenuta intorno alle 23 davanti a un bar in piazza Meardi.

Secondo le prime ricostruzioni, effettuate dai carabinieri, sembra che prima della sparatoria ci sia stata una violenta discussione tra Adriatici e la sua vittima.

Adriatici è stato interrogato fino alle 7 di mercoledì mattina. Ha spiegato che colpo che ha raggiunto all’addome il 40enne sarebbe partito a seguito di una caduta perché era stato spinto a terra dalla vittima. Adriatici avrebbe chiamato la polizia per far arrivare una pattuglia in piazza Meardi perché l’uomo avrebbe infastidito gli astanti di un bar. Quest’ultimo lo avrebbe sentito mentre faceva la telefonata, gli si sarebbe avvicinato: di lì sarebbe cominciata una lite, degenerata poi in una colluttazione. «Sentendo la mia telefonata mi ha spinto facendomi cadere. Il colpo di pistola mi è partito cadendo», avrebbe detto Adriatici agli inquirenti. La sua pistola, calibro 22, sarebbe regolarmente detenuta.

La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118. Le sue condizioni sono apparse da subito molto serie. L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale. L’assessore vogherese si trova ora agli arresti domiciliari. Le indagini sono in corso.

In difesa di Adriatici si sono subito mossi i membri della Lega, a partire dal segretario Matteo Salvini: «Altro che far west», ha detto, «si fa strada l’ipotesi della legittima difesa». «Prima di condannare una persona per bene che si è vista aggredita e avrebbe reagito aspettiamo la ricostruzione dei fatti. Non ci sono cittadini che con il legittimo possesso delle armi vanno in giro a sparare, a fronte di una aggressione come extrema ratio — ha aggiunto — ovviamente la difesa è sempre legittima». Opposta la posizione di Alan Ferrari, vicepresidente vicario dei senatori del Pd: «Mi auguro che la Lega al più presto prenda le distanze dal gesto di Adriatici. La giustizia fai da te non ha cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza».