RAFFAELE IMPERIALE

Raffaele Imperiale: il boss catturato ieri a Dubai con la passione per Van Gogh

Raffaele Imperiale, il boss catturato ieri a Dubai, era inserito nella lista dei latitanti più ricercati d’Italia. Boss con la passione dell’arte, nel suo covo a Castellammare di Stabia furono ritrovati anche due quadri di Van Gogh rubati ad Amsterdam del 2002, mentre aveva affidato la progettazione di un complesso di ville a Dubai alla guru dell’architettura e del design Zaha Hadid, scomparsa poi nel 2016, che progettò anche la stazione dell’alta velocità ad Afragola.

Raffaele Imperiale era considerato fino a ieri uno dei latitanti più pericolosi al mondo. Aveva iniziato la sua carriera criminale tra la fine degli Anni Novanta e l’inizio del Nuovo Millennio: dalla nativa Castellammare di Stabia gestiva un coffee shop ad Amsterdam, in Olanda, e là aveva iniziato ad “intravedere” la possibilità di fare affari in maniera vertiginosa con il traffico di droga. Proprio nella cittadina nederlandese conosce molti criminali sudamericani, “porte d’accesso” alla droga prodotta in America Latina. E inizia la sua scalata: l’alleanza con il clan Amato-Pagano porta la sua droga nelle piazze di spaccio di Napoli e Provincia, ma in breve tempo si ritrova anche nella guerra nota come “Prima Faida di Scampia”, che vede lo storico clan egemone dei Di Lauro contrapposto ai suoi alleati del clan Amato-Pagano, che diventano così gli “Scissionisti” di Scampia. Imperiale era ufficialmente ricercato dal 27 gennaio 2016 per “traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravate da finalità mafiose”, finché ieri non è stato catturato dopo cinque anni e mezzo di latitanza.