TERRA DEI FUOCHI

Terra dei Fuochi. Rapporto semestrale DIA: “aumento del 30% di roghi tossici rispetto all’anno precedente”

Terra dei Fuochi. Dal rapporto semestrale della Direzione Investigativa Antimafia è emerso che c’è stato “un aumento di circa il 30% di roghi tossici rispetto all’anno precedente, 1.930 reati legati agli sversamenti illeciti, con una media di cinque/sei segnalazioni al giorno ai Vigili Del Fuoco”.
Già da tempo questo dramma che colpisce la Terra dei Fuochi è stato valutato come “l’emergenza più importante per Caserta e Napoli dopo il Covid”. Urgenti soluzioni come il blocco degli sversamenti e bonifiche, più sorveglianza per un’azione di prevenzione e screening, non sono mai state portate fino in fondo da nessuna amministrazione.
Provata da tempo anche la “relazione causale”, o anche di “concausa”, tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati nei territori della Terra dei Fuochi e l’insorgenza di alcune patologie, come il tumore alla mammella, l’asma, varie forme di leucemie e malformazioni congenite.
La mappa di rischio dei 38 comuni interessati, distingue quattro classi a fattore di rischio crescenti: dall’uno (meno esposti a fattori inquinanti) a quattro (più esposti).
Tale mappa attesta che solo Giugliano in Campania e Caivano sono di livello “4”; altri cinque, sempre del Napoletano (Cardito, Casoria, Melito di Napoli, Mugnano e Villaricca), sono di livello “3”; undici di livello “2”: sette del Casertano (Aversa, Casal di Principe, Sant’Arpino, Casaluce, Gricignano d’Aversa, Lusciano e Orta di Atella) e quattro nel Napoletano (Afragola, Casandrino, Crispano e Qualiano). I restanti 20 comuni sono di livello “1” (Carinaro, Cesa, Frignano, Cesa, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Casapesenna, Villa Literno per il Casertano e Arzano, Calvizzano, Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Marano e Sant’Antimo).