Cos’è il voto disgiunto? Ecco come votare

Manca pochissimo alle elezioni amministrative in diversi Comuni del Napoletano e si sente molto parlare di “voto disgiunto”.

Tuttavia, a molti elettori ancora non è chiaro di cosa si tratta e, anzi, c’è chi lo confonde con la possibilità di esprimere il voto di preferenza a due consiglieri (cosa, ricordiamolo, possibile solo se entrambi appartengono allo stesso partito e sono di sesso diverso).

Cos’è il voto disgiunto

La possibilità del “voto disgiunto” nasce dal fatto che il 3 e 4 Ottobre gli elettori si ritroveranno davanti ad una sola scheda ma, in realtà, voteranno per due elezioni in contemporanea: quella per il consiglio comunale e quella per il sindaco.

La scheda, infatti, conterrà i nomi dei candidati sindaco già stampati, mentre i nomi dei candidati al consiglio comunali andranno scritti dall’elettore, accanto al simbolo del loro partito. È opportuno anche mettere una croce sul simbolo del partito e sul nome del candidato sindaco preferito.

Ebbene: il “voto disgiunto” consiste nella possibilità di esprimere il voto ai candidati consiglieri di un certo partito MA anche ad un candidato sindaco che non è sostenuto da quel partito.

Come esercitare la possibilità del voto disgiunto

Tale possibilità è molto utilizzata dai sostenitori di un certo schieramento politico o, comunque, di un determinato candidato sindaco che, però, per altri motivi vogliono votare un candidato consigliere che non appartiene ad uno dei partiti che sostengono il candidato sindaco preferito.

In questo caso, gli elettori metteranno una croce sul nome (già stampato) del candidato sindaco preferito, scrivendo poi i nomi dei candidati consiglieri affianco al simbolo del partito di loro appartenenza (eventualmente mettendo una croce anche su questo simbolo), come nell’esempio qui riportato:

voto disgiunto