Truffavano anziani, 6 arresti in provincia di Napoli

Questa mattina a Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna, supportati dall’Arma locale e coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 6 persone (4 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), tutte residenti nella provincia di Napoli, ritenute gravemente indiziate del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate in danno di anziani, perpetrate in tutto il territorio nazionale ed in particolare nel Centro Nord Italia.

Alcuni degli indagati sono gravemente indiziati del reato di traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana dalla Spagna all’Italia e della successiva distribuzione nella città di Napoli e nel suo hinterland. L’indagine, condotta da ottobre 2020 a maggio 2021 e scaturita da alcune truffe consumate nella provincia di Bologna, aveva gia’ portato all’emissione di diverse misure cautelari da parte del Gip di Napoli ,a seguito di dichiarazione di incompetenza del Gip di Bologna, per soggetti indiziati di associazione a delinquere finalizzate alla commissione di numerose truffe in danno di vittime vulnerabili (prevalentemente anziani) con il metodo del cosiddetto “finto Maresciallo dei Carabinieri ovvero del finto avvocato”.

L'oro del Mare Afragola

Secondo le risultanze delle indagini, dopo aver consultato alcuni siti internet, venivano reperiti nominativi e numeri di telefono di persone che, nel ruolo di telefonisti, spacciandosi telefonicamente per “Marescialli dei Carabinieri” e “Avvocati”, rappresentavano un falso e grave sinistro stradale in cui era rimasto coinvolto un prossimo congiunto della vittima (solitamente, un figlio o un nipote), richiedendo, contestualmente, somme di denaro o preziosi da consegnare ad un complice (nel ruolo di esattore), per evitare gravi conseguenze giudiziarie.

Per rendersi maggiormente credibili invitavano la vittima a riagganciare la cornetta e a contattare il 112. Quest’ultima, pertanto, credeva erroneamente di essere in linea con i carabinieri, ma in realtà dall’altro capo dell’apparecchio rispondeva un complice del telefonista.

Nel proseguire la conversazione carpivano dalla vittima ulteriori informazioni sensibili che, subito dopo, il falso avvocato utilizzava per chiedere il pagamento di una “cauzione”, generalmente di alcune migliaia di euro o preziosi, affinche’ il parente non patisse gravi conseguenze legali ovvero fosse rilasciato. La città di Barcellona, inoltre, si e’ rivelata la base logistica ed operativa per un traffico di marijuana, “Amnesi”, li’ acquistata e poi spedita in Italia.

Nel corso delle indagini, a Napoli, era stato arrestato in flagranza uno dei corrieri con 5 kg della citata sostanza. Le indagini hanno permesso, in pochi mesi, di ricostruire numerosissime truffe ai danni di anziani, circa 70, con un ingente profitto per l’organizzazione criminale, stimata in circa 200 mila euro. Il provvedimento dell’Autorita’ Giudiziaria partenopea ha disposto l’esecuzione di un sequestro preventivo di un’attivita’ commerciale dedita alla compravendita di oro, sita in pieno centro a Napoli (intera quota societaria del patrimonio aziendale e relativa unita’ immobiliare).

I titolari, sarebbero risultati in stretti rapporti con alcuni membri dell’organizzazione, e avrebbero acquistato dagli indagati alcuni beni preziosi ritenuti riferibili a quelli consegnati dalle vittime destinatarie delle truffe.