Stupro, sentenza shock: porte socchiuse e cerniere rotte, com’è possibile leggere ancora parole come queste?

di Saveria Russo – Stupro, sentenza shock: porte socchiuse e cerniere rotte, com’è possibile leggere ancora parole come queste?

Cosa deve accadere per certificare una violenza? Cosa deve accadere per certificare uno stupro?

Prima di parlare nel dettaglio della sentenza torinese che ha scioccato una Italia intera, cerchiamo di fare prima un po’ di informazione tecnica.

Qual è la definizione di “stupro”?

Ci sono tanti modi e altrettanti termini per descrivere un comportamento sessuale non consensuale. Si può chiamare stupro, abuso sessuale o violenza sessuale. A prescindere dal nome, qualsiasi forma di violenza sessuale può influenzare negativamente la salute fisica e psichica delle vittime.

Nel caso in questione, potremmo dire che la definizione esatta di stupro differisce da paese a paese.

Più in generale, lo stupro si riferisce a un atto sessuale non consensuale che presenta delle caratteristiche: mancanza del consenso di una delle persone che partecipa all’atto sessuale; l’ottenimento del consenso avviene attraverso la forza fisica o minacce; la vittima non è completamente cosciente o incapace di intendere.

L’elemento più critico riguardo allo stupro è certamente il consenso. Infatti, se l’accordo di una delle due parti è forzato, coercizzato o ottenuto sotto pressione non può considerarsi consenso poiché non è stato dato liberamente.

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