Retina artificiale: a Roma il primo impianto per la maculopatia

All’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma è stato effettuato il primo impianto in Italia di retina artificiale su un paziente di 91 anni affetto da maculopatia atrofica in stadio terminale.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "NAPOLI SULSERIO. Mercoledì settembre ore 18 Stazione Marittima Molo Angioino Napoli ETTORE ROSATO MARA CARFAGNA MATTEO RENZI CARLO CALENDA AZIONE ITaLIAvIva CALENDA renew europe. renew europe." L’intervento, durato circa 2 ore, è stato eseguito dal responsabile Uosd chirurgia vitreoretinica Marco Pileri, nell’ambito del progetto internazionale PRIMAvera.

Il direttore scientifico del progetto per l’Italia, Andrea Cusumano, ha dichiarato: “La nostra aspettativa è ridare la possibilità di leggere lettere, numeri, parole e anche piccole frasi”.

“I risultati preliminari dello studio sono attesi entro fine anno mentre per la valutazione complessiva dello studio ci vorranno 3 anni. Prevediamo di operare i prossimi due pazienti entro 10 giorni e che l’intervento durerà anche meno di due ore la riabilitazione dei pazienti inizierà poi nel giro di alcune settimane” ha aggiunto Cusumano.

Come riportato da ANSA, il microchip oggetto dell’intervento è di minuscole dimensioni (meno di un terzo di un capello), wireless, e si impianta con una chirurgia mininvasiva in anestesia locale. La degenerazione maculare legata all’età è una delle patologie più gravi che colpiscono l’occhio e riguarda un numero crescente di anziani. Nella malattia, l’area centrale della retina (‘macula’) cruciale per la visione dei dettagli, per riconoscere i volti, i colori, leggere e guidare, risulta progressivamente danneggiata. La malattia rappresenta la prima causa di cecità legale e ipovisione nel mondo occidentale e colpisce principalmente over-65enni. Ufficialmente in Italia ci sono circa un milione di pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età. Tra questi circa 850.000 con la forma atrofica (secca) incurabile, e circa 150.000 affetti dalla forma essudativa (umida), il cui decorso si può frenare con delle iniezioni intravitreali.