Tutti avranno visto il nostro servizio di oggi, l’intervista ai tabaccai afragolesi e la loro richiesta di maggiore sicurezza. Mentre andava in onda, il Sindaco di Afragola Antonio Pannone, incontrava, congiuntamente con Il Sindaco di Pozzuoli e melito, il Prefetto di Napoli per un tavolo sulla sicurezza. A margine di questo incontro ecco le dichiarazioni del primo cittadino (a cui vanno gli auguri di tutta la redazione per il recente cinquantesimo compleanno).
Antonio Pannone, Sindaco di Afragola. “Oggi si è tenuta nella sala “Profili” della Prefettura di Napoli la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata sulla base della mia richiesta di avviare, nel più breve tempo possibile, un tavolo di confronto finalizzato alla definizione di una efficace strategia che consenta di affrontare la grave questione della sicurezza sul territorio, dopo gli ultimi avvenimenti criminosi che hanno generato un crescente allarme sociale.
Il prefetto Claudio Palomba, che ringrazio per la disponibilità e la sensibilità dimostrate, ha ribadito, come già annunciato in precedenti incontri nel corso dei primi mesi del mio mandato, di voler istituire un “tavolo di osservazione”, una sorta di articolazione permanente del Comitato per l’ordine e la sicurezza, calibrata sulle specifiche esigenze del nostro territorio e aperta al contributo di scuole, parrocchie, associazioni e organizzazioni professionali.
È un impegno che condividiamo perché va nella direzione di una mobilitazione delle migliori risorse civili ed è funzionale alla sinergia fondata su un “patto educativo” che -come avevo sottolineato nella lettera inviata al Prefetto- offra prospettive credibili ai nostri giovani, indicando, ad esempio, percorsi di recupero, di avviamento al lavoro, di orientamento e di lotta al fenomeno della dispersione scolastica. Purtroppo, sul piano delle risposte immediate nell’azione di contrasto a quelle che ho definito le varie forme di criminalità che quotidianamente avvelenano il territorio, non si sono registrate le condizioni per incrementare le unità delle Forze dell’ordine presenti nella nostra Città.
Questo dato non può non destare forte preoccupazione in tutta la nostra comunità. Siamo di fronte ad un malato che, per il suo gravissimo stato di salute, è stato trasferito da tempo in terapia intensiva; pertanto, necessita di cure particolarmente incisive e non ci può assolutamente limitare a proporre soluzioni e valutazioni parziali, come se il paziente si trovasse ancora in astanteria, in attesa della destinazione ad un altro reparto. È giunto il tempo di agire.
La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto.”