Baby boss 22enne ucciso con 7 colpi

I Carabinieri sono intervenuti nel piazzale dell’esercizio commerciale “In Piazza” a via Monteoliveto 41, a Volla. Poco prima ignoti con alcuni colpi d’arma da fuoco hanno ucciso il 22enne Alessio Bossis.

L’omicidio sarebbe avvenuto, precisamente, nel parcheggio di un centro commerciale e sarebbero almeno 7 i colpi esplosi. Sul posto i Carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Baby boss ad una giovane età

Malgrado la sua giovane età, aveva conquistato un ruolo di spessore tra le fila del clan De Luca-Bossa, nonostante il vincolo di parentela con una figura di spicco del clan De Micco ed è finito seriamente nei guai per la prima volta nel 2019 quando partecipò al raid in piazza Trieste e Trento. C’era anche lui tra i membri del commando che partì da Ponticelli per avere la meglio sui Mariano dei Quartieri Spagnoli, all’indomani di una lite in discoteca.
Tornato in libertà, secondo quanto riporta la testata locale di Ponticelli,  la scorsa estate era sottoposto all’obbligo di dimora nel suo comune di residenza. Fu arrestato il mese scorso, sorpreso dai poliziotti nel rione De Gasperi e scarcerato immediatamente. Il suo avvocato giustificò la violazione della misura alla quale era sottoposto riconducendola ad una visita medica. Un episodio che oggi risuona come un monito, una premonizione.

Un ruolo di spessore

Alessio aveva ricoperto fin da subito un ruolo di spessore che gli stava consentendo di crescere rapidamente, così come prevedono le regole del sistema, sprezzante dei pericoli insiti nella faida in corso contro i De Micco, quei rivali ai quali è legato finanche da un vincolo di parentela, forse proprio questo lo ha indotto a credere di poter beneficiare di una sorta d’immunità. Pochi giorni fa aveva confidato ad alcuni amici di avere un brutto presentimento, ma non è bastato a salvarlo da quell’infame destino che continua a mietere giovani morti.