di Simona Lazzaro –
Prevenzione, protezione e certezza della pena: i pilastri di Giorgia Meloni contro la violenza sulle donne
Sono 104 le donne assassinate quest’anno in Italia: numeri ancora sconcertanti sebbene, rispetto allo scorso anno, si veda una leggera flessione delle cifre.
Nella giornata di ieri, per commemorare le donne vittime di femminicidi, i palazzi della politica si sono illuminati di rosso. Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha garantito che il suo governo si impegnerà per contrastare in tutti i modi la violenza di genere agendo su tre pilastri essenziali – prevenzione, protezione e certezza della pena.
Roccella: “Rafforzeremo il ricorso ai braccialetti elettronici”
Il parlamento non a caso ieri ha approvato una commissione bicamerale d’inchiesta sui femminicidi e ha garantito più fondi ai centri antiviolenza.
Eugenia Roccella, ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, spiega che inoltre il governo rafforzerà “il ricorso ai braccialetti elettronici” e che si impegnerà nella formazione di “operatori di forze dell’ordine, medici e assistenti sociali perché siano preparati ad accogliere le vittime di violenza.”
La Russa: “Essenzialmente una questione di uomini”
Alle parole di Giorgia Meloni fa eco il presidente del Senato Ignazio La Russa, che definisce la violenza sulle donne come una vera e propria “piaga sociale” nonché una “grave violazione dei diritti umani”. “Sbaglia” afferma “chi pensa sia una questione di donne: è essenzialmente una questione di uomini, una parte di uomini che non ha digerito i passi avanti della società”.
Non è mancato anche il commento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Porre fine alla violenza contro le donne, riconoscerne la capacità di autodeterminazione sono questioni che interpellano la libertà di tutti” ha dichiarato “Per troppe donne il diritto a una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà”.
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