Sant’Antimo: denunciata un’intera famiglia di usurai

Volevano far terminare l’incubo dell’usura ed hanno deciso di denunciare una famiglia di usurai. Nasceva così l’indagine che ha portato all’arresto di 8 persone ritenute gravemente indiziati, a vario titolo, di concorso in usura, estorsione e tentata estorsione, lesioni personali, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e abusiva attività finanziaria. Secondo l’ordinanza al centro dell’inchiesta c’è Lucrezia Pedata e Massimo Manna.

La vittima denuncia

Le indagini, condotte anche mediante attività di intercettazione telefonica, sono state avviate nel settembre del 2020, dopo la denuncia presentata da alcune vittime di usura e hanno consentito di documentare, a carico indagati, un sistema in grado di generare interessi usurari mensili fino al 50%.

Eventuali ritardi nei pagamenti, oltre a minacce e intimidazioni, avrebbero generato un ulteriore aggravio di spesa, definito dagli indagati come “scomodo”. Una delle vittime sarebbe stata costretta anche a consegnare la carta dove veniva versato il reddito di cittadinanza e la somma bonificata sarebbe poi stata prelevata o utilizzata da alcuni degli indagati per spese personali.

Gli arrestati sono stati portati a Poggioreale o sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, in attesa di interrogatorio da parte del Giudice. In carcere sono finiti Angela Cecere, Francesco De Lucia, Orazio De Lucia, Massimiliano Paciello e Rosa Parisi. Invece ai domiciliari ci sono Mario Guarino, Massimo Manna e Lucrezia Pedata.