Bankitalia chiede la riforma di tutti i bonus

Il Superbonus ha avuto un impatto assai significativo sul settore delle costruzioni e circa la metà degli investimenti che hanno beneficiato del Superbonus non si sarebbero cioè verificati in assenza dell’incentivo. Ma gli oneri della misura per il bilancio pubblico restano comunque ingenti, e sono cresciuti nel biennio, “riflettendo la forte accelerazione nel ricorso alla misura”: lo ha detto Giacomo Ricotti, capo del servizio assistenza e consulenza fiscale di Bankitalia, in audizione al Senato.

Superbonus, governo apre su F24 e ricostruzione sisma

La commissione di inchiesta sulle banche, a fine giugno 2022 ha indicato che “nel biennio 2020-2022, le banche hanno assunto impegni per crediti fiscali pari complessivamente a 76.989.096.317, saturando la loro capacità fiscale”.
Lo ricordano Abi e Ance in una nota congiunta in cui “ribadiscono che la proposta dell’F24, ha il vantaggio di essere applicabile in tempi molto rapidi, di facile realizzazione e non avrebbe alcun impatto aggiuntivo sulla finanza pubblica”.

Sul superbonus “quello che lascia perplessi e preoccupati non è la scelta che viene fatta. Quello che non mi è chiaro e che non mi convince è perchè si devono prendere delle decisioni così affrettate gettando nel panico imprese e famiglie e poi convocare le parti. Non era meglio convocarci prima?” Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, lo dice all’assemblea degli industriali di Savona “E’ comprensibile che il Governo doveva farlo. Ma possiamo parlarne prima?”.Anche in vista della riforma degli incentivi alle imprese, avverte: “Non vorremmo trovarci nella stessa condizione”.