E’ possibile stampare in 3D una replica esatta del cuore di una persona, ottenendo un modello robotico soffice e flessibile capace di contrarsi come l’originale: aiutera’ i medici a studiare l’anatomia e la funzionalita’ dell’organo dei singoli pazienti, in modo da personalizzare i trattamenti e scegliere valvole e protesi piu’ adatte all’impianto, ad esempio per correggere malattie come la stenosi aortica.
Il primo autore dello studio e’ Luca Rosalia, un giovane ricercatore di Catania che si e’ formato tra Gran Bretagna, Singapore e Stati Uniti e che ha sviluppato il progetto del cuore robotico proprio mentre era chiuso nella sua stanza del campus universitario durante il lockdown nel marzo 2020.
Il modello robotico viene realizzato partendo dalle immagini dell’organo raccolte a fini diagnostici: queste vengono convertite in un modello digitale al computer che viene poi stampato in 3D usando un inchiostro speciale a base di polimeri.