Giovane ucciso da un colpo di pistola

Monica d’Angelo, ‘seconda mamma’ di Francesco Pio Maimone, parla con la voce rotta dal pianto del ragazzo ucciso questa notte a Mergellina: “Era un bravissimo ragazzo, stava imparando a fare il pizzaiolo e progettava di aprire una rosticceria insieme alla sorella”. Francesco è figlio di Antonio Maimone e Concetta d’Angelo, ma fin da piccolo ha vissuto con la seconda moglie del papà, ovvero Monica d’Angelo. La donna è distrutta da dolore e chiede rispetto: “Siamo sconvolti, Checco era un bravissimo ragazzo. Aveva finito di lavorare in pizzeria ed era uscito con gli amici. Stava mangiando le noccioline quando ha sentito gli spari. Un proiettile lo ha colpito in petto ed è morto. Lui non c’entra niente con la faida di Pianura. Era un grande lavoratore, il suo progetto era quello di aprire una rosticceria a Cappella Cangiani. Non c’è stata nessuna lite”. 

Shock generale in Pianura per la tragedia. La polizia ha ascoltato gli amici che erano con Checco. Hanno raccontato che un gruppo di ragazzi è giunto nei pressi degli chalet ed ha iniziato a sparare. Uno dei proiettili ha colpito Francesco e la corsa in ospedale Vecchio Pellegrini, dove in seguito è morto, si è rivelata futile. Gli inquirenti stanno ascoltando gli amici che erano con lui. Francesco Pio era un ragazzo che nonostante la giovane età si dava da fare con vari lavori: portava le pizze a domicilio, ha lavorato in una paninoteca a Pianura e raccolta della spazzatura in alcuni parchi privati.  Il ragazzo non è ritenuto appartenente alla criminalità organizzata. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, i colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi davanti a un noto chioschetto della zona. Sono in corso le indagini della Squadra Mobile della Questura di Napoli. La salma è stata sequestrata per l’autopsia del caso.

Causa della sparatoria

Sembrerebbe che la causa della sparatoria sia stata un piede pestato. Secondo quanto emerge dalle indagini, dopo il piccolo incidente gli animi tra due gruppi di ragazzi si sarebbero subito accessi. Dalle parole si è passati direttamente alle armi, senza neppure passare per schiaffi e pugni. In quel momento, una pallottola ha raggiunto il giovane che, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato totalmente estraneo alla diatriba.