Francia: Governo salvo per 9 voti

Sono almeno 101 i fermi di polizia scattati questa sera a Parigi nell’ambito delle proteste scoppiate in tutta la Francia dopo l’adozione della riforma delle pensioni di Emmanuel Macron: è quanto riferiscono fonti di polizia citate da Le Figaro. A Parigi, nel quartiere dell’Opéra, sul grande viale che conduce dal teatro dell’Opera al Louvre, sono stati incendiati cassonetti dai quali fuoriuscivano immondizie accumulate dopo giorni di sciopero dei netturbini.

In Francia esplode la rabbia

La riforma delle pensioni è legge, il governo di Elisabeth Borne è salvo, la rabbia contro Emmanuel Macron esplode in pochi minuti in piazza: la maggioranza del Paese non accetta il responso parlamentare che per soli 9 voti ha salvato il governo e l’odiata riforma che aumenta l’età minima per la pensione da 62 a 64 anni.

Il Paese rischia il blocco, le raffinerie chiudono, gli studenti sono pronti a scendere in piazza, i trasporti, la nettezza urbana, la sanità, tutti i settori sono pronti a dare battaglia “fino al ritiro” della riforma, come ripetono Mélenchon e tutti i sindacalisti, più uniti che mai. Se nelle piazze i francesi si radunano nonostante i divieti – molti sono studenti, anziani, persone tranquille, anche se piccoli gruppi si battono contro la polizia – dai saloni dell’Eliseo trapela agitazione. Nove voti potrebbero non bastare a garantire il governo di Elisabeth Borne, che potrebbe essere sacrificata nelle prossime ore per consentire un cambio di guida.

Sul piano politico, ci si attende soprattutto che Emmanuel Macron, finora riservato sul percorso tutto in salita della sua riforma, prenda finalmente la parola per ritrovare sintonia con i francesi. Gli analisti osservano un “Paese spaccato”, con un presidente che vorrebbe “passare ad altro” dopo la riforma delle pensioni ma che appare più che mai isolato politicamente e ai minimi della popolarità nel (al 28%, come ai tempi dei “gilet gialli”)