Sono accusati di una rapina in ufficio postale e di due colpi solo tentati tre ventenni dell’hinterland napoletano fermati dai Carabinieri di Aversa, in provincia di Caserta, su ordine della Procura della Repubblica di Napoli Nord. Il fermo è stato poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari, che ha anche confermato il carcere per i tre giovani. Dall’indagine sono emersi elementi a carico degli indagati per tre colpi a mano armata, infatti avevano anche dei coltelli, commessi a maggio scorso tra le province di Napoli e Caserta, in particolare due tentate rapine commesse nel casertano, all’ufficio postale di Capodrise, il 9 maggio, e al centro scommesse Kingbet di Cesa, il 13 maggio e una rapina consumata alle poste di Giugliano in Campania, nel napoletano, il 31 maggio. In tutti i casi, hanno accertato i Carabinieri, i tre partivano dal covo prescelto, ovvero dalla casa di uno di loro. I criminali qui si incontravano, si cambiavano di abiti, si mettevano in un’auto rubata precedentemente con tanto di targa falsa e raggiungevano il bersaglio individuato. Dopo aver commesso il colpo tornavano al covo e si rimettevano gli abiti che avevano indossato inizialmente. I loro movimenti però sono stati ripresi e immortalati nelle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, e gli inquirenti hanno potuto così ricostruire la dinamica dei raid. I tre sono stati poi riconosciuti, nonostante avessero agito a volto coperto, dalle telecamere interne dei luoghi rapinati. Un altro successo delle forze dell’ordine contro la criminalità, che ha assicurato alla giustizia tre rapinatori.