”Così come deciso dal ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro pronto soccorso sia dotato di un drappello di pubblica sicurezza”. Questa è la dichiarazione del Dottore Enzo Bottino, Direttore Sanitario dell’ospedale evangelico Betania, struttura posta nel quartiere Ponticelli di Napoli. ”Le continue aggressioni violente ai danni di medici, infermieri e operatori sociosanitari e guardie particolari giurate addette alla vigilanza, afferma Bottino, stanno mettendo in ginocchio il nostro pronto soccorso”. Per questo motivo Bottino chiede un incontro con il nuovo questore di Napoli, Maurizio Agricola, per affrontare e dirimere questa situazione, ormai non più tollerabile per il suo ospedale. Violenze e devastazioni si susseguono a cadenza impressionante e sono diventate ingestibili dal personale interno. Dall’ospedale fanno sapere come le devastazioni dei locali vengono riparate a proprie spese e anche che gli operatori sanitari del pronto soccorso, sono fortemente preoccupati e temono per l’incolumità, loro e degli utenti, quando sono in servizio per curare i pazienti che accedono al presidio, alcuni dei quali affetti da patologie acute e gravissime, che hanno bisognano di cure immediate e tempestive. Il caos che si genera a ogni aggressione può ritardare trattamenti salvavita e può provocare esiti imprevisti nei pazienti che annoverano la precedenza, quali i codici rossi, dopo il triage. Pazienti meno gravi devono attendere i tempi previsti dal triage e questo purtroppo genera un ingiustificato malessere nei familiari, che senza alcuna remora si scagliano contro gli incolpevoli operatori.