L’intesa tra Napoli e Bologna si allarga alla nautica

L’alleanza tra Napoli e Bologna si sta espandendo, portando ad ulteriori collaborazioni tra le due città.

Un anno fa, le amministrazioni comunali di Napoli e Bologna avevano stretto un accordo con l’obiettivo di promuovere iniziative politiche condivise per favorire la coesione sociale e creare nuove opportunità per i cittadini. In occasione della conferenza stampa di presentazione del Salone Nautico Internazionale di Bologna, organizzato da Snidi, i sindaci Matteo Lepore e Gaetano Manfredi hanno esteso il loro protocollo d’intesa anche al settore nautico.

Lepore ha sottolineato l’importanza dell’indotto della nautica in Emilia-Romagna, compreso l’aspetto dei motori e dei vari componenti. Ha evidenziato che Napoli è una città fondamentale per questo settore in Italia, soprattutto grazie alla fiera. Durante la conferenza, è stato discusso come poter continuare a lavorare insieme, focalizzandosi in particolare sul rafforzamento della formazione, poiché sono necessarie abilità e competenze specializzate. Bologna e Napoli possono collaborare in modo significativo su questo fronte.

Lepore ha anche menzionato la collaborazione esistente nel campo dei big data e ha annunciato l’inaugurazione di una nuova sede del Cineca a Napoli, sottolineando l’importanza delle tecnologie e dei dati su cui Bologna e Napoli stanno lavorando congiuntamente.

Il sindaco di Napoli, Manfredi, ha evidenziato il successo della collaborazione tra le due città, con particolare riferimento all’innovazione e all’esperienza del Cineca nel polo universitario di Napoli. Ha sottolineato che ci sono progetti significativi condivisi riguardo al miglioramento delle periferie e al benessere sociale. Manfredi ha osservato che unire due città provenienti da diverse regioni geografiche ma con una visione comune è un contributo prezioso per l’Italia. L’estensione dell’accordo alla nautica rappresenta un’opportunità di crescita nell’ambito dell’economia marittima, con iniziative pianificate per la formazione, l’innovazione, l’educazione ambientale e la sicurezza dei fruitori del mare, che devono anche contribuire alla sua protezione.