Assolto agente penitenziario dalle accuse di violenza sui detenuti

L’agente penitenziario Angelo Di Costanzo è stato assolto dall’accusa di aver preso parte alle violenze ai danni dei detenuti avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020. Questa decisione è stata presa in seguito alle motivazioni della sentenza di assoluzione, depositate di recente. La sentenza è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale sammaritano, Pasquale D’Angelo, al termine del processo che si è svolto il 20 giugno scorso. D’Angelo e l’altro agente, Vittorio Vinciguerra, erano gli unici a scegliere un rito abbreviato come alternativa al dibattimento.

Nel corso del processo, emerge che l’agente Di Costanzo non è stato riconosciuto come partecipe delle violenze né da alcun detenuto, né da un suo superiore, il quale è stato considerato poco attendibile. Questo fatto ha portato all’assoluzione di Di Costanzo. Va notato che la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha seguito un percorso piuttosto tortuoso per incriminare Di Costanzo. Inizialmente, non era incluso tra i 52 indagati che hanno ricevuto misure cautelari il 28 giugno 2021. Tra questi, 18 agenti penitenziari furono posti ai domiciliari, otto in carcere, tre sotto obbligo di dimora, e altri 23 agenti furono sospesi dal lavoro. Inoltre, Di Costanzo non era tra i 70 che avevano ricevuto l’avviso di garanzia. Nel complesso, erano stati indagati inizialmente 120 persone. Importante notare che nessun detenuto vittima delle violenze aveva riconosciuto l’agente Di Costanzo come uno dei responsabili.