Acerra: Inaugurazione museo archeologico

Un Museo per due città, Acerra e Suessula. Aprirà domani Giovedì 19 Ottobre alle ore 11 presso il Castello dei Conti di Acerra il MAAS, il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerra e Suessula. Nella cerimonia di inaugurazione saluti istituzionali del sindaco di Acerra Tito d’Errico, il Presidente del Consiglio Comunale di Acerra Raffaele Lettieri, il Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio dell'Area Metropolitana di Napoli Mariano Nuzzo, il Direttore Generale Abap Luigi La Rocca, il Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna, il Vescovo della Diocesi di Acerra Monsignor Antonio Di Donna, il Direttore Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania Rosanna Romano, il direttore del Mann Paolo Giulierini e il Responsabile
del Progetto RFI Alta-Velocità Napoli-Bari Ciro Napoli.

Il funzionario archeologo della Soprintendenza Luca Di Franco introduce e coordina gli interventi della Direttrice del Segretariato Regionale per la Campania del Ministero della Cultura Teresa Elena Cinquantaquattro, di Daniela Giampaola, Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli e di Luca Cerchiai, Università degli Studi di Salerno. Il museo espone le testimonianze archeologiche della storia di Acerra e Suessula, due antiche città sorte nella piana dei Regi Lagni. Il Castello dei Conti, che ospita il Museo, ingloba i resti del teatro
romano ed è da qui che prende avvio il percorso, con la storia del territorio e le testimonianze rinvenute nel corso degli scavi al Castello. Al piano superiore, dove erano le antiche scuderie, il percorso museale prosegue con la storia di Acerrae, l’antico nome della città e del suo territorio, con l’esposizione dei corredi tombali dall’età romana al IV sec. a.C. e dei materiali ceramici d’uso quotidiano dell’età tardo-arcaica.

La seconda sala, risalendo nel tempo, mostra invece le importanti testimonianze di età preistorica rinvenute nel suo comprensorio. L’ultima sala è dedicata a Suessula: un centro fiorente fin dal IX secolo a.C., ma abbandonato dopo il periodo medievale. Della città antica si conoscono i resti del Foro e delle necropoli. I materiali di alcune di esse raccolti attraverso scavi non controllati, sono confluiti nella collezione Spinelli, oggi conservata presso il Museo Archeologico di Napoli.