Multe alle ambulanze che “corrono” in soccorso: il paradosso delle sanzioni stradali in Italia

In Italia, spesso le leggi e le norme sembrano piegarsi a una libera interpretazione. Un esempio di questa situazione paradossale riguarda l’applicazione delle leggi del codice stradale. Mentre i pirati della strada sfuggono spesso alle sanzioni, gli operatori sanitari si trovano a dover affrontare multe mentre cercano di salvare vite umane.

Un recente caso emblematico riguarda un’ambulanza che trasportava Antonella Iaccarino, una donna vittima di un terribile attacco in cui le è stata gettata della benzina addosso e appiccato il fuoco. Il 5 settembre 2023, il servizio di emergenza 118 è intervenuto a Quarto per soccorrere la signora Iaccarino, trasportandola d’urgenza al centro grandi ustionati del Cardarelli. Durante il tragitto, l’ambulanza è stata multata per eccesso di velocità.

La denuncia di questa situazione è giunta dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” che ha rivolto la sua attenzione al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. L’associazione ha lanciato un appello per porre fine a questa ingiusta applicazione del codice stradale.

Un aspetto particolarmente sorprendente di questa situazione è che, in contrasto con le multe inflitte alle ambulanze, alcuni individui imprudenti e irresponsabili sfrecciano per le strade, violano il codice della strada, guidano pericolosamente e persino mettono in pericolo la vita delle persone. Sorprendentemente, molti di loro riescono a sfuggire a qualsiasi sanzione, nonostante il loro comportamento potenzialmente letale.

È innegabile che una multa inflitta a un’ambulanza chiamata per una situazione di emergenza con sirene e luci lampeggianti sia ingiusta. Secondo il Codice Penale, non è punibile chi commette un eccesso di velocità a causa della necessità di salvare vite umane. La legge speciale 689/81 stabilisce che chi commette violazioni amministrative nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima, o in situazioni di necessità o legittima difesa, non è soggetto a sanzioni.

Tutto ciò solleva dubbi sulla necessità di rivedere le regole relative alle multe emesse in casi di emergenza, per evitare che il personale sanitario debba preoccuparsi di sanzioni ingiuste mentre cerca di salvare vite umane. La situazione evidenzia un aspetto paradossale dell’applicazione delle leggi stradali in Italia, in cui coloro che salvano vite umane devono affrontare multe, mentre coloro che mettono in pericolo la sicurezza stradale spesso rimangono impuniti.