Una nuova era per lo Stadio Collana: Il via alla demolizione per un rinnovamento epocale

Questa mattina è iniziata una fase cruciale nella storia dello Stadio Arturo Collana, con il lancio ufficiale della demolizione di una delle sue tribune. Questo segna l’avvio di un ambizioso progetto di rinnovamento che trasformerà radicalmente il prestigioso impianto sportivo nel cuore del Vomero, storico luogo di raduno per gli amanti del calcio partenopeo.

La visita di esponenti di rilievo come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, la presidente della V Municipalità di Napoli, Clementina Cozzolino, il presidente dell’Arus Flavio De Martino e il presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli, sottolinea l’importanza di questa iniziativa per la comunità e per il tessuto sociale della zona.

Il presidente De Luca ha condiviso la visione e i dettagli del progetto durante la sua ispezione, sottolineando l’obiettivo ambizioso ma concreto di completare i lavori entro due anni, con un investimento massiccio di 40 milioni di euro. Ha inoltre garantito che, nonostante i lavori in corso, gli impianti verranno resi accessibili gradualmente agli abitanti del Vomero, assicurando un’attenzione particolare alla sicurezza delle aree aperte al pubblico.

“La priorità assoluta è garantire la sicurezza di tutti coloro che usufruiranno di queste strutture”, ha affermato De Luca. “Ci impegniamo a non perdere tempo, ma al contempo a garantire la qualità dei lavori, poiché un investimento simile è un evento straordinario che va curato nel migliore dei modi”.

Le parole della presidente Cozzolino hanno evidenziato l’importanza simbolica dello Stadio Collana per il territorio. “Il Collana è il nostro patrimonio storico e culturale, un simbolo di resistenza e identità per il Vomero”, ha affermato con orgoglio. Ha inoltre sottolineato che oltre alla ristrutturazione dell’impianto, il progetto prevede la creazione di un parcheggio interrato con 200 posti auto e una completa rivisitazione delle aree esterne.

Questo imponente intervento non solo ridarà vita a uno dei luoghi iconici della storia sportiva partenopea ma offrirà anche nuove opportunità e servizi alla comunità locale, rafforzando il legame tra sport, cultura e identità territoriale.