Lo sciopero dei lavoratori dell’ENEL per l’8 Marzo ha l’obiettivo di salvare l’ENEL dalle logiche di mercato dettate da austerity, ridimensionamenti e esternalizzazioni che nulla hanno a che vedere con le strategie necessarie per guidare un paese nella transizione energetica.
“Abbiamo registrato tanta sordità, non sono state ascoltate le obiezioni dei sindacati ed ecco inevitabile siamo arrivati allo sciopero. Questo è solo l’inizio, una lunga e impegnativa sfida ci attende. Enel non può rinunciare al ruolo che gli spetta di guida nella transizione energetica. Non si può scegliere di esternalizzare attività centrali con il solo effetto di precarizzare il mondo del lavoro e peggiorare il servizio“, sono le dichiarazioni dei tre segretari regionali Messina Catella per Filctem, Umberto Guarino per Flaei e Ciro Taccone per Uiltec.
Ancora una volta i lavoratori e le lavoratrici daranno una prova autentica e forte di cosa vuol dire lottare contro tagli e scelte pericolose per il futuro energetico di questo Paese e per salvare una azienda da un management che persegue una logica esclusivamente finanziaria. Per gestire l’Enel serve visione alta, serve avere un piano industriale che guarda al futuro, serve capire la centralità che questa azienda ha per il Paese, atteso che è affidataria di un fondamentale servizio pubblico essenziale.
Finché enel non torna ad essere sé stessa, noi non potremo fermarci. Vogliamo dimostrare a questa Enel che non può guidare gli investimenti previsti dal PNRR senza organici e tutele adeguate. Concentrarsi sui tagli in una azienda iper-efficiente, è miopia, è scarsa capacità di visione. Il futuro non si affronta guardandolo dagli specchietti retrovisori!
I lavoratori della Campania manifesteranno il giorno 8 marzo a Napoli – Piazza del Plebiscito tutta la loro contrarietà a questo management senza visione prospettica.