Un’operazione della Squadra Mobile di Frosinone ha portato al smantellamento di una sofisticata organizzazione criminale specializzata nella consegna di droga e telefoni cellulari all’interno di carceri italiane, utilizzando droni appositamente modificati per eludere le restrizioni. L’indagine ha coinvolto 21 persone, tra cui membri di spicco della malavita organizzata napoletana.
Le investigazioni sono partite da un triplice tentato omicidio nel carcere di Frosinone nel settembre 2021, che ha rivelato una rete di traffico di droga e telefoni all’interno del sistema carcerario. Attraverso un lavoro certosino, gli investigatori sono riusciti a collegare i vari episodi e a ricostruire le dinamiche e l’organigramma dell’organizzazione.
Vincenzo Scognamiglio e Giorgio Ciriello erano responsabili del pilotaggio dei droni, modificati con l’assistenza dell’esperto informatico Antonio Castiello, per trasportare carichi più pesanti e volare anche nelle “no fly zone“. Giovanni Baratto, Nicolas Brunetti e Lucio Musella agivano come referenti per varie prigioni italiane, coordinando le consegne di droga e telefoni.
Tra gli arrestati figura anche Maria Matilde Nappi, moglie del boss Massimiliano Esposito del clan di Bagnoli, Napoli Ovest. Si è scoperto che la Nappi gestiva l’approvvigionamento di droga e telefoni, oltre ai pagamenti al dronista. Altri membri dell’organizzazione includevano Cristian Esposito e Ciro Contini, con legami a vari clan camorristici.
L’organizzazione operava in modo trasversale ai clan, coinvolgendo anche individui come Salvatore Celentano e la sua convivente Maria Vitale. Ruoli logistici all’interno del gruppo erano occupati da diverse persone, tra cui Rita Pitirollo e Roberta Cascone.
L’operazione della Squadra Mobile di Frosinone ha permesso di smantellare un’organizzazione criminale complessa e di contrastare il traffico di droga e telefoni all’interno delle carceri italiane.