La tensione è alta a Scampia dopo il tentativo di occupazione che si è verificato nella notte tra sabato e domenica, quando circa trenta persone, tra cui molte donne con i loro bambini, hanno cercato di rientrare nelle loro abitazioni nella Vela Celeste. Questo complesso residenziale è stato evacuato in seguito al crollo di un ballatoio avvenuto il 22 luglio scorso, che ha reso l’edificio inagibile e pericoloso.
A margine dell’inaugurazione della libreria Mondadori alla Galleria Umberto I, il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato l’accaduto e le misure che l’amministrazione sta mettendo in atto per assistere gli sfollati. “C’è un momento di apprensione per questo cambiamento così radicale e la necessità di trovare un’autonoma sistemazione. Noi sosterremo la comunità di Scampia per fare in modo che in questa fase sia meno dura possibile perché non si potrà tornare nella Vela Celeste in quanto non ci sono le condizioni di sicurezza. Faremo in modo che ognuno possa avere una sistemazione dignitosa in attesa della realizzazione degli appartamenti,” ha dichiarato Manfredi.
Il tentativo di occupazione è stato rapidamente sventato grazie all’intervento della Digos, che era già presente sul posto per i controlli di routine. L’azione delle forze dell’ordine ha evitato incidenti e ha permesso di riportare la situazione sotto controllo. La maggior parte delle persone coinvolte sembrerebbe essere composta da residenti che, non avendo accesso ai contributi necessari e avendo bisogno di recuperare beni di prima necessità, hanno tentato di rientrare nelle loro case.
La situazione si è risolta intorno alle 5 del mattino, e al momento non risultano occupanti all’interno della Vela Celeste. Il Sindaco Manfredi ha ribadito l’impegno del Comune nel garantire che gli sfollati possano trasferirsi in alloggi alternativi. Questo processo prevede anche l’assistenza tramite ditte specializzate per facilitare il trasloco e rispettare i tempi previsti per la liberazione degli appartamenti, in modo da prevenire ulteriori accessi non autorizzati.