“Chist é ‘o scem re stalli re disabili” (“Questo è lo scemo dei parcheggi per disabili”), è la frase rivolta ieri a Luigi Concilio, vicepresidente dell’associazione La Battaglia di Andrea, da una donna su un motorino. Un insulto che può sembrare banale, frutto di ignoranza, ma che nasconde una realtà preoccupante. “Parole come queste – commenta Concilio – rivelano una situazione grave e pericolosa che si sta creando intorno a noi. E se questa persona non si fosse limitata a parlare? Se qualcuno passasse dalle parole ai fatti? Spesso ci sentiamo soli, senza il supporto di chi dovrebbe proteggerci e sanzionare questi comportamenti”.
Luigi Concilio e Asia Maraucci, da tempo in prima linea nella lotta per i diritti delle persone fragili, sono costantemente esposti a minacce e ritorsioni. Di recente, è stata la loro automobile a subire danni, un segnale inquietante che evidenzia come il loro attivismo stia diventando sempre più rischioso. “La responsabilità dei verbali emessi sembra ricadere su di noi – prosegue Concilio – perché siamo noi a chiamare le forze dell’ordine. Non abbiamo mai esagerato nel sottolineare il problema, ci siamo solo limitati a denunciare una realtà che nel 90% dei casi resta irrisolta. Non abbasseremo mai la testa, ma la situazione sta degenerando”.
Anche il deputato Francesco Emilio Borrelli interviene sulla vicenda, sottolineando il pericolo crescente che corrono questi attivisti. “La situazione sta degenerando – afferma Borrelli – e loro fanno bene a non abbassare la testa. È necessario che le istituzioni facciano la loro parte, garantendo la sicurezza di chi, come Asia Maraucci e Luigi Concilio, si batte quotidianamente per i diritti dei più deboli”.