Destra campana in lutto per la morte improvvisa di Pasquale De Ruosi, militante storico di Carinola

Carinola.Un attacco cardiaco improvviso ha stroncato, ieri l’altro, la vita di Pasquale De Ruosi, stimato imprenditore agricolo di Casanova di Carinola, poco piu che sessantenne.

Sposato,con due figli, Pasquale per molti anni associò all’amore per il suo lavoro e la famiglia, la passione per la politica.

Con la sua militanza schiva e zelante, contrbuì infatti alla lunga stagione che nel comune di Carinola vide protagonista per circa un ventennio la ex Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, che aveva il suo punto di forza nella sezione della frazione Casanova, di cui Pasquale fu fondatore,dirigente e presidente.

Dalle politiche del marzo del ’94, ancor prima dunque della svolta di Fiuggi, fino all’affermazione della destra alle comunali del 2008, Pasquale De Ruosi non si tirò mai indietro e, con rara coerenza, si attestò sempre dalla stessa parte, assicurando il suo impegno per una causa che evidentemente sentiva “sua” e per la quale si spinse fino alla candidatura di “servizio” delle comunali del 2003.

Una candidatura che anteponeva la necessità di raggiungere l’obiettivo dichiarato del partito, quello di assicurarsi la piu corposa presenza in seno al consiglio comunale, a qualsiasi altra valutazione di tipo opportunistico.

Erano anni difficili sul piano locale. Perché il Centrosinistra, quasi sempre soccombente alle competizioni politiche, riusciva a prevalere alle amministrative grazie anche, beffarda ironia della sorte, all’azione di coloro che oggi,dopo la travolgente affermazione della Meloni, si sono riscoperti ambidestri e che, al tempo, tuttavia, preferivano la rassicurante comodità dell’altra sponda.

Pasquale De Ruosi non era ambidestro, era di destra.

Non era un cacciatore di incarichi o un segugio della prebenda,era l’esatto contrario.
Era uno che seppe metterci la faccia, con coraggio, accentadone i rischi, ma con assoluta devozione alla causa dell’appartenenza.
Non chiese mai nulla per sé e nemmeno per la sua famiglia (quanti come lui?).

Agli strapuntini preferiva, decisamente, il gusto unico delle emozioni che gli vibravano di fronte al simbolo, alla bandiera, alle note dell’inno o all’odore della colla dei manifesti del suo partito, o ad un comizio dell’ex ministro Mario Landolfi.
Pasquale,come si dice, era uno che ci credeva e ne offrì ampia dimostrazione in mille occasioni.
Insomma,un esempio di militanza con la maiuscola,un modello da seguire per l’attaccamento ai valori nei quali riponeva la sua fede.

Timido, ma anche battagliero e al tempo stesso discreto, non ebbe mai screzi con gli avversari politici, che anzi gli accordavano con piacere la loro amicizia sincera,ricambiata col sorriso che lo ha connotato per tutta una vita.
Fu partecipe della vita sociale del comune fin da giovanissimo.
Dalle squadre di calcio ai comitati festeggiamenti, quando c’era da dare una mano, non se lo faceva ripetere due volte: fu così anche quando si dovette fare muro contro la minaccia incombente delle ecoballe,prossime all’allocazione presso il sito di Vaglie.

Nella foto che pubblichiamo è ritratto,accosciato con, al suo fianco, un altrettanto giovanissimo Giuseppe Lasco, attuale Direttore Generale di Poste Italiane,con il quale giocava in una rappresentativa locale del Carinola.
Lascia davvero un vuoto incolmabile.

Alla sua famiglia il cordoglio della nostra redazione. Gli sia lieve la terra