Il tempo pieno è un’incognita. I sindacati chiedono un incontro al direttore Acerra, protestano le famiglie
Sulla carta già dal 23 settembre il servizio di refezione nelle scuole di Napoli sarebbe stato pronto a partire. Ma negli istituti scolastici manca ancora il personale: sia nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali (che dovrebbero risolvere il problema forse entro i primi di ottobre), sia negli asili e nelle scuole elementari statali. Quindi le famiglie dei piccoli delle scuole comunali e statali stanno ancora aspettando. Il tempo pieno è però un’incognita. Molti genitori non sanno infatti ancora quando i loro figli potranno iniziare a frequentare la scuola a tempo pieno e usufruire del pasto scolastico.
Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali manca ancora personale, con la promessa che il problema potrebbe essere risolto come detto entro i primi di ottobre. E’ proprio negli asili e nelle scuole elementari statali che il quadro appare ancora più complesso. A causa di questo, le organizzazioni sindacali della scuola, tra cui Flc Cgil, Cisl, Snals, Fgu Gilda Unams e Anief, hanno richiesto un incontro urgente con il direttore scolastico regionale per discutere le carenze che stanno caratterizzando queste prime settimane dell’anno scolastico. I sindacati chiedono un incontro al direttore Acerra. “Chiediamo un riepilogo dettagliato delle nomine effettivamente fatte per il personale docente, ATA e educativo”, hanno dichiarato i sindacati, che devono ancora far fronte a nomine incomplete e cattedre vacanti. L’assenza di personale scolastico, compresi i bidelli, rende impossibile l’organizzazione del servizio mensa.
I genitori del Comitato Genitori Scuole Pubbliche sottolineano la difficoltà di conciliare i tempi di lavoro con quelli scolastici, e denunciano come i ritardi impattino anche dal punto di vista educativo: “Mensa e tempo pieno fanno parte integrante dell’offerta formativa”, affermano.
In attesa di una data certa per l’avvio del servizio, i genitori si trovano a fare i conti con le ripercussioni economiche, organizzative ed educative che ogni giorno di ritardo comporta. Tuttavia, alcune scuole sono già pronte: al 71° Aganoor Marconi, ad esempio, il personale è quasi al completo, consentendo la partenza della mensa già dal prossimo lunedì.