A Frattamaggiore bollettini contraffatti al cimitero, scatta l’indagine della Guardia di Finanza

Su un piccolo campione esaminato dei pagamenti per loculi, per terreni e cappelle gentilizie è emerso che le ricevute dei bollettini erano false. L’indagine interna è scattata dopo alcuni esposti anonimi. Dopo i primi accertamenti a caso e la conferma che effettivamente anche grazie alle Poste italiane , i bollettini erano falsi, la direzione del consorzio cimiteriale, fra i comuni di Frattamaggiore, Frattaminore e Grumo Nevano, ha richiesto l’intervento della Finanza di Frattamaggiore.

Le fiamme gialle, hanno acquisito gli atti e fatto partire le indagini. Il Consorzio, intanto, ha nominato un legale, visto che la truffa ai propri danni ,si prevede, possa essere abbastanza concreta.

L’indagine è secretata e nonostante andasse avanti da alcuni mesi, se ne è venuti a conoscenza solo ora, perché sull’albo pretorio del Consorzio è stata pubblicata la delibera di affidamento del mandato a un legale, motivando la decisione e spiegando che si tratta di una azione intentata per ” la difesa dei danni subiti”

Nell’atto si legge, che il Consorzio, parte lesa,si è rivolto ad un avvocato perché è emerso che i sospetti erano fondati.

In seguito alle missive anonime e alle istanza a campione, effettivamente i bollettini non erano mai stati versati ed erano abilmente contraffatti. Questo è stato possibile sopratutto grazie alla collaborazione di Poste italiane, che ha messo a disposizione il servizio in tempo reale. “Bollettino report gold”. Incrociando i dati è emersa la truffa. a questo punto si è deciso che saranno passate al setaccio tutte le pratiche , anche di anni addietro.

Basti pensare che nel 2014, dieci anni fa, vennero consegnati 5600 loculi, senza considerare le colombari, per deporre le ceneri) e terreni per la costruzioni di cappelle gentilizie. Un’attività di controllo che avrebbe richiesto forse più di un anno, vista l’eseguità del personale in organico.

Per questo motivo , dopo aver trasmesso tutto alle Fiamme Gialle, denunciando i profili emersi di potenziale rilievo penale, la direzione ha deciso di chiedere il supporto di un ufficio legale. Intanto i finanzieri hanno acquisito gli atti e fatto scattare l’indagine.

Visto il numero dei manufatti in vendita, e considerata la percentuale, si tratterebbe di grossi importi  e di mancati introiti per le casse del Consorzio. I dati, provvisori,  sono secretati. Si parla però di cifre a diversi zeri.

Il Consorzio ha affidato ad un legale il mandato per ” un’azione risarcitoria in sede civile e nell’eventuale giudizio penale”. A questo punto torna alla mente un episodio apparentemente senza motivo, il tentativo di incendiare l’auto,, ad aprile scorso , della dirigente del Consorzio.

L’episodio è legato all’indagine interna ? Si è trattata di unaintimidazione? Per quale fine? Domande alle quali presto gli inquirenti daranno risposte.