Castel Volturno, muore dopo un malore: i suoi organi salvano due donne

Una tragedia si è trasformata in un gesto di grande altruismo al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno, dove una donna di 62 anni, colpita da un’emorragia cerebrale, è deceduta. Grazie al consenso delle sue figlie, i suoi organi sono stati donati a pazienti in attesa, restituendo loro la possibilità di una vita normale.

La procedura per il trapianto è stata attivata rapidamente dopo il via libera della famiglia, con il supporto della direzione sanitaria del Pineta Grande, una struttura convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale e attrezzata per questi interventi delicati. Gli organi prelevati – fegato, reni e cornee – sono stati assegnati a pazienti compatibili, tra cui una donna che lavora in un ospedale a Milano e un’altra residente in Polonia. Purtroppo, il cuore della donatrice non era utilizzabile a causa dei danni provocati dall’emorragia.

Le operazioni di prelievo hanno coinvolto diverse equipe mediche, giunte da Napoli. La prima, dall’Ospedale del Mare, ha prelevato le cornee. Successivamente, sono intervenuti i medici del Policlinico e del Cardarelli per il fegato e i reni. Una corsa contro il tempo, coordinata con precisione dalla commissione di accertamento di morte dell’ASL di Caserta e dall’equipe di anestesia e rianimazione diretta dal primario Ugo de Crescenzo.

Non è la prima volta che la struttura sanitaria di Castel Volturno si distingue per casi di questo genere. Circa dieci anni fa, un uomo ucraino investito a Mondragone permise, grazie al consenso della moglie, di salvare altre vite. Oggi, con l’ultimo trapianto, si conferma il ruolo centrale del Pineta Grande Hospital nella rete dei trapianti d’organo in Campania, seconda solo all’Ospedale Cardarelli.

Questo gesto di generosità – il dono degli organi di una donna e la decisione coraggiosa delle sue figlie – ha reso possibile un miracolo per chi attendeva una nuova speranza.pubblicita' 880