Pomigliano, il consigliere Salvatore Esposito prende le distanze dalla Maggioranza: “Occasioni perse per la città”.

Pomigliano d’Arco sta attraversando una fase politica turbolenta, con l’arrivo di una commissione di accesso da parte del Ministero dell’Interno ad un correlato stallo amministrativo. Salvatore Esposito, consigliere comunale eletto tra le fila della lista civica Oblò Forum di Idee, esprime il suo disappunto per i numerosi progetti rimasti incompiuti e le opportunità perse.

Dopo due anni tracciare un bilancio è d’obbligo per chi come me ha sempre agito da indipendente. Purtroppo, la città si trova in una fase di stallo totale. Mi dispiace vedere che a distanza di tempo molti progetti, peraltro già incardinati nella programmazione delle precedenti amministrazioni siano fermi. Parlo per esempio della nuova arteria stradale che dovrebbe costeggiare lo stabilimento della Leonardo, un progetto che avrebbe dovuto snellire il traffico sempre molto intenso presente su via Roma. Parlo dell’Ospedale di comunità, anch’esso già pianificato da tempo” ha dichiarato il consigliere Esposito. L’esponente della civica Oblò è molto critico anche sulle tematiche che riguardano le Politiche Sociali. “Da ex assessore al ramo non posso che definirmi molto deluso. Sono troppi i progetti arenati, tra questi il ‘Villaggio Sociale’ finanziato dall’ex ministro per il Sud di ben 13 milioni di euro: Pomigliano attendeva la nascita di una comunità tutelare per anziani, un’ampia area verde e un centro polifunzionale. Il progetto è ormai arenato solo perché era stato voluto dal ministro Di Maio per la sua città”.

Esposito dice la sua anche sulle vicende legate al sindaco Lello Russo:  “Invece di concentrarsi su questi progetti e molti altri già in cantiere – ha aggiunto Esposito –  si è concentrato esclusivamente sulle sue ripicche personali bloccando tutto quello che di buono era stato avviato, con la conseguenza che oggi Pomigliano si trova una situazione di stallo totale”. Una posizione molto critica che, ovviamente, lo vede oramai distante dalla maggioranza politica cittadina: “Io resto seduto dove sono sempre stato, dalla parte dell’interesse pubblico. Sono sempre stato indipendente e insieme ad Oblò ho sempre e solo sostenuto iniziative che ritenevo giuste. Il mio mandato elettivo dura cinque anni, ne mancano altri tre, e in politica sono un tempo lunghissimo, possono succedere tante cose, io mi auguro che ci sia un sussulto di responsabilità istituzionale per il bene della nostra comunità. Ma se queste sono le premesse – ha aggiunto il consigliere – parleremo solo di tempo sprecato e di opportunità perse, non mi aspetto nulla di buono”.