di Alfio Melorio – Termina questo 27 gennaio 2025 con l’80 anniversario della Shoah, il mondo si è fermato per ricordare le vittime di questo immane genocidio di massa.
Una tragedia umana che ha segnato il Novecento, con lo sterminio sistematico di circa sei milioni di ebrei, oltre a rom, disabili, oppositori politici e altre minoranze. La Giornata della Memoria non è solo un momento di riflessione, ma un monito per le generazioni future, affinché simili atrocità non si ripetano.
Il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa liberò il campo di Auschwitz, rivelando al mondo l’entità del genocidio nazista. Le immagini dei prigionieri sopravvissuti, emaciati e segnati nel corpo e nell’anima, sconvolsero la comunità internazionale, lasciando un’eredità di dolore e riflessione. Le radici della Shoah affondano nell’antisemitismo, un pregiudizio secolare che i nazisti trasformarono in un sistema politico e ideologico.