Camorra e politica: 25 arresti nel clan Mallardo, sequestri per milioni di euro

Maxi-operazione antimafia a Giugliano. Il ROS dei Carabinieri, con il supporto del Comando Provinciale di Napoli, ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Il blitz ha portato all’arresto di venticinque persone, di cui 20 condotte in carcere e 5 poste ai domiciliari. Le accuse contestate spaziano dall’associazione di tipo mafioso allo scambio elettorale politico-mafioso, oltre a estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori e corruzione.

Tra gli arrestati figurano anche l’ex sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, e l’ex consigliere comunale Giulio di Napoli, entrambi accusati di aver agevolato l’ingerenza del clan Mallardo nella politica locale.

Le indagini hanno evidenziato come il sistema illecito servisse ad alimentare la “cassa comune” del clan, destinata al sostegno di affiliati e familiari, compresi quelli detenuti. Oltre alle attività criminali tradizionali, l’organizzazione avrebbe influenzato direttamente la politica locale, condizionando la campagna elettorale delle elezioni comunali di Giugliano del 2020 e intervenendo in controversie private per rafforzare il proprio controllo sul territorio.

Il GIP ha inoltre disposto il sequestro preventivo di beni per un valore di milioni di euro, tra cui conti correnti, terreni, immobili e società, riconducibili ai membri del sodalizio criminale.

Il ruolo degli ex amministratori

Secondo gli inquirenti, Poziello, alla guida del Comune dal 2016 al 2021, e il consigliere Di Napoli avrebbero agito come “collaboratori esterni” del clan Mallardo, favorendo i suoi interessi nelle decisioni amministrative. Le accuse mosse nei loro confronti comprendono scambio elettorale politico-mafioso, con presunti accordi per sostenere candidati vicini alla cosca durante le elezioni del 2020. In particolare, il consigliere Di Napoli avrebbe giocato un ruolo chiave nella mediazione tra gli interessi del clan e il Comune.

Tutti i nomi degli arrestati

In carcere sono finiti: Andrea Abbate, Pasquale Casoria (ex consigliere comunale), Francesco Abbate, Giuliano Amicone, Giuseppe dell’Aquila (detto “Pepp o ciuccio”), Paolo di Girolamo, Giuseppe di Mattia, Gaetano Diana, Aniello Felaco, Nicola Felaco, Francesco Fusco, Domenico Fuso, Patrizia Giuliano, Andrea Guarino (ex consigliere comunale), Vincenzo Legorano, Paolo Liccardo (ex consigliere comunale), Domenico Pirozzi, Francesco Pirozzi, Antonio Poziello (ex sindaco di Giugliano) e Vincenzo Strino.

Ai domiciliari sono stati posti: Giuseppe Pirozzi, Ferdinando Cacciapuoti, Giulio di Napoli (ex consigliere e assessore), Filippo Frippa e Giuseppe Marino.

L’operazione conferma ancora una volta il radicamento della criminalità organizzata nelle istituzioni locali, con un sistema di potere basato sul controllo del voto e sulla gestione degli affari illeciti. Le indagini proseguono per far luce su ulteriori responsabilità e sulle ramificazioni del clan nel tessuto economico e politico della città.